Il colpo dei ladri ghiottoni: spariscono 300 chili di miele
Dal laboratorio dell’apicoltore Sergio Terzoni, a Mocomero di Vernasca, sottratto un terzo della produzione. Indagano i carabinieri
Cristian Brusamonti
|12 ore fa

Circa trecento chili di miele scomparso in una sola notte, portato via da un’auto misteriosa: è l’amarissima sorpresa, a dispetto di quanto rubato, toccata all’apicoltore di Lugagnano Sergio Terzoni, che ha perso in poche ore circa un terzo di tutto il dorato prodotto da vendere. Ma le modalità del furto non sembrerebbero lasciar pensare a un gesto su commissione.
Siamo a Mocomero di Vernasca, dove Terzoni possiede un laboratorio per lavorare e confezionare il miele. L’episodio risale alla serata di giovedì, attorno alle 22, quando una figura misteriosa in auto si è avvicinata al laboratorio, per poi procedere a scassinare l’ingresso principale. Sono le telecamere di sorveglianza presenti a descrivere quanto accaduto. Prima di tutto, gli sconosciuti (non è chiaro se si trattasse di una o più persone) sono entrati all’interno di una stanza dove erano stoccati i vasetti di miele da un chilo già pronti per la vendita. «Li hanno portati via tutti» spiega con sconforto Sergio Terzoni. «C’erano anche tre bidoncini da 23 chili l’uno, spariti. E non contenti si sono presi tre secchi vuoti che poi hanno riempito di miele direttamente dall’impianto di maturazione». Tutto sarebbe stato poi caricato in un’auto che si sarebbe dileguata nell’oscurità. Un colpo importante, che rappresenta una bella fetta dell’intera produzione di miele dell'apicoltore.
Ma ci sono davvero ladri golosi di miele o persone interessate e rivendere questo prodotto? «È difficile, è più probabile vedersi rubare delle arnie, come già successo» chiarisce Terzoni. «Penso che i ladri fossero venuti per rubare e si siano dovuti accontentare di un po' di miele». A sostegno di questa teoria, c’è il fatto che il laboratorio non è stato l’unico luogo preso di mira quella notte da effrazioni: la stessa abitazione dell’apicoltore lì accanto, non usata come abitazione principale, è stata visitata dai ladri, entrati dopo aver rotto un vetro, e rovistata per bene. «Dentro non c’è niente da rubare e allora hanno aperto anche tutti i garage della zona. Pure nella casa di un vicino sono entrati».
Sulla vicenda indagano i carabinieri, che sono intervenuti subito la sera del furto. Intanto, Terzoni ha lasciato un appello via social per mettere in guardia da eventuali persone estranee al mondo dell’apicoltura, ma interessate a vendere miele: potrebbe trattarsi proprio dei ladri. Qualche elemento in più potrebbe arrivare dall’analisi delle immagini delle telecamere, per risalire ai responsabili.

