Mani, memoria e stupore, ai Bersani torna la magia del Natale

Installato il presepe, una installazione diffusa che trasforma il borgo nel palcoscenico di un’umanità antica e poetica

Marcello Tassi
Marcello Tassi
|22 ore fa
Mani, memoria e stupore, ai Bersani torna la magia del Natale
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Ai Bersani, minuscolo borgo nel comune di Gropparello dove le colline sfiorano la prima montagna e l’inverno profuma ancora di legna e comignoli, dicembre ha un modo tutto suo di accendere la meraviglia. Qui, tra le case colorate che narrano fiabe ai passanti – Pinocchio che sbuca da un portone, Cappuccetto Rosso che attraversa una facciata, Alice che rincorre il suo Bianconiglio – il Natale non è una semplice ricorrenza: è un racconto che prende vita.
Lunedì 8 dicembre, come da tradizione, torna infatti il celebre Presepe dei Bersani, un’installazione diffusa che trasforma il borgo nel palcoscenico di un’umanità antica e poetica. Oltre cento figure a grandezza naturale, create dagli abitanti e dai volontari dell’Associazione Arte Nostra, popolano vicoli, cortili e spiazzi. Sono personaggi nati da scampoli, legno, bottoni, vecchi gioielli: materiali umili che, nelle mani di chi li ama, diventano racconti.
Le figure non hanno volto, e proprio per questo parlano più forte: ognuno vi legge ciò che porta dentro, e così ogni personaggio cambia espressione a seconda di chi lo osserva. Quest’anno, come racconta Mila Risoli, che insieme al marito Gianni Orlandi ha dato il via alla tradizione undici anni fa, non mancano le novità: «C’è la venditrice di dolciumi, quella dei giochi e delle bambole antiche, un’osteria dove l’oste versa da bere a due incalliti giocatori di briscola. Poi l’aia raccontata nella sua quotidianità: si lava, si stira, si stende, si va a prendere l’acqua. E ci sono contadini, bambini che giocano con la neve, e tanti altri: insieme a Marisa Magnani e Maura Melegatti, che mi hanno aiutata in queste settimane ad allestire, abbiamo contato circa 120 personaggi».
Accanto al grande presepe a grandezza naturale, quasi tutte le famiglie del borgo espongono il proprio, e altri arrivano da Gropparello, donati da chi desidera far parte di questa magia collettiva. Ogni anno sono circa tremila i visitatori che – in occasione delle feste – passeggiano tra le case ammirando il presepe, respirando quell’atmosfera sospesa che solo qui sembra possibile.
L’inaugurazione è prevista lunedì, ma il percorso rimarrà visitabile fino al 6 gennaio 2026. E, come sottolinea ancora Mila, nulla sarebbe possibile senza la dedizione di chi continua a crederci: «Dopo tanti anni non è facile andare avanti, ma sarebbe un peccato fermarsi. Tutte le persone che arrivano rimangono quasi commosse: l’aria che si respira ai Bersani in questo periodo tocca il cuore».
E così, nel borgo dove le fiabe abitano le mura, anche il Natale torna a farsi racconto. Un racconto vivo, fatto di mani, memoria e stupore. Un’autentica magia che, in questo incantevole angolo della nostra provincia, sembra proprio non finire mai.