L’autobiografia della Garlaschelli contro il tabù della sessualità dei disabili
26 Maggio 2017 13:01
La voglia di amare, di vivere pienamente una relazione sentimentale nonostante la disabilità fisica. S’intitola “Non volevo morire vergine” l’ultimo libro di Barbara Garlaschelli sulla sedia a rotelle dall’adolescenza dopo un incidente in mare. La scrittrice piacentina d’adozione in poco più di 200 pagine racconta il lungo viaggio, fatto di paure, insicurezze, esperienze amorose, che l’ha portata a trovare il vero amore, suo marito Giampaolo, dopo anni di sbagli, successi, fallimenti sentimentali.
Un’ autobiografia schietta e ironica nata anche per abbattere il tabù della sessualità dei disabili. Sabato 27 maggio alle 18:00 in Santa Maria della Pace il libro verrà presentato in forma di reading musicale dalla stessa Garlaschelli e dalla musicista Stefania Carcupino.
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