Report sui giovani: “Città simpatica e con uno dei servizi sanitari migliori”
30 Aprile 2024 19:48
Piacenza? “È una città tranquilla, simpatica”, “con uno dei servizi sanitari migliori” e “che offre tanto lavoro”, ma è anche “vuota e con poca gente” e “con poche persone della mia età”. Queste sono solo alcune delle opinioni dei giovani coinvolti nella ricerca svolta dall’Istituto Iress di Bologna su affidamento dell’Amministrazione comunale.
REPORT GIOVANI
Il report finale, intitolato “Essere giovani a Piacenza: visioni, fruizioni, desideri. Una ricerca-azione sulla condizione giovanile” è stato presentato al Laboratorio Aperto dell’ex chiesa del Carmine dalle responsabili Iress che l’hanno condotta: Marisa Anconelli, Rosella Piccini, Greta Nicodemi, Maria Rimondi e Anna Maria Bertazzoni. I giovani ascoltati hanno un’età compresa tra i 14 e i 29 anni. “L’obiettivo dell’Amministrazione è stato quello di ascoltare i giovani della città ed è stato un colloquio di tipo qualitativo – ha spiegato Anconelli – con nove focus group che in tutto hanno compreso un’ottantina circa di ragazze e ragazzi trovati grazie al supporto di scuole, associazioni di volontariato e parrocchie.
giovani interviste
Ne sono nate una quarantina di interviste, abbiamo rilevato che i ragazzi coinvolti hanno voluto dire il proprio pensiero e che vivono la città, i luoghi, esprimendo dei pensieri e dimostrando un bell’attaccamento nei confronti di Piacenza. Le loro visioni su come deve essere hanno avuto molto spazio e per molti questa è una città in cui si vive bene, altri la considerano positivamente però si vedono lontani da questo tipo di territorio in futuro, come è normale che sia. Noi volevamo vedere dove si trovano di solito e che tipo di luoghi vivono, è emerso che quando vengono organizzati eventi di eccellenza proprio per i giovani allora questi ragazzi li apprezzano”. Alcuni esempi sono l’Alley Oop o il Grill Contest. Una criticità? “Ne vorrebbero di più ovviamente e che siano adatti a un pubblico della loro età, perché è anche emerso che quando i ragazzi crescono e hanno a disposizione l’auto allora ne approfittano per andare fuori Piacenza”.
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