Il sindaco “indipendentista” Stefano Boselli vuol fare il bis a San Pietro

30 Aprile 2024 18:21

Stefano Boselli

Stefano Boselli

“Non si tratta di politica, ma di cuore. Amministrare un paese così piccolo è solo una scelta di cuore”. Così Stefano Boselli, sindaco uscente di San Pietro in Cerro, si ricandida ufficialmente alle amministrative dell’8 e 9 giugno. Forte dell’esperienza dei 5 anni in via di conclusione in cui l’imprenditore agricolo (anche allevatore e conduttore di un caseificio) ha puntato a “restituire e ricostruire” l’identità del comune, Boselli conferma il suo atto di fede alla sua comunità e torna a rendersi disponibile per guidare il governo del territorio dove è cresciuto e vive. La lista rimane “Il nostro paese” a connotazione civica, senza simboli partitici.

LE DICHIARAZIONI DI STEFANO BOSELLI

Boselli ha vinto 5 anni fa perché è il volto che, con decisione, si è contrapposto al progetto di fusione con il comune di Monticelli.

“Quel poco che abbiamo dobbiamo tenercelo stretto – ribadisce oggi -. Non possiamo lasciarci andare, non possiamo rinunciare alla nostra identità, al nostro spirito di comunità, al nostro senso di appartenenza”. La volontà di Boselli si è tradotta in azioni concrete, puntando a valorizzare gli edifici pubblici e lavorando per la viabilità, con una condizione: “Non c’è differenza tra San Pietro e Polignano, l’attenzione è la stessa per entrambi”, sottolinea Boselli. Così San Pietro in Cerro si sta, a poco a poco, rifacendo un’immagine, dice il sindaco uscente: il municipio ha un tetto nuovo e può contare su nuovi dipendenti, è in corso il recupero di una parte di Palazzo Barattieri, parte del viale pedonale delle Rimembranze è stato rifatto con nuova piantumazione (lato castello) e nuovi cordoli, a breve si procederà con l’asfaltatura di via Caduti a Polignano.

Nel cassetto ci sono poi altri progetti, pronti per essere realizzati. “Procederemo con il rifare il viale pedonale che dalla chiesa prosegue in direzione Villanova – fa sapere Boselli – in linea con quello già realizzato che costeggia il giardino Walter Bonatti (la posa della scultura a ricordo dell’alpinista è la prima azione fatta da Boselli, come lui stesso ricorda). Ci piacerebbe trovare il modo di riqualificare il campo sportivo di Polignano, in centro paese. In questi 5 anni non abbiamo trovato un’associazione che avesse la forza per poterlo gestire”.

Rimane poi un sogno per Boselli: “Ho tentato, mi sono prodigato per trovare un ristoratore che riuscisse a riaprire l’ex trattoria Rizzi, ma non ho ancora avuto riscontri in merito. Sarebbe un’opportunità di sviluppo per il nostro territorio”. Tanto quanto diventano fondamentali le infrastrutture.

“Subiamo il traffico delle aree produttive e logistiche dei comuni limitrofi – conclude Boselli -. La comunità avverte molto questo disagio: San Pietro e Polignano sono costantemente attraversati da mezzi pesanti. La soluzione sarebbe il completamento della Cispadana, con il nuovo casello autostradale a San Pietro e la bretella nei pressi de La Villa, per consentire ai camion del nuovo insediamento a La Secca di fare ingresso diretto in autostrada anziché gravitare sui centri abitati”.

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