Musica in carcere e focus su salute mentale: dieci progetti sociali a “Nel Mirino”

31 Maggio 2024 22:00

Si chiama “Musica per includere” e il suo obiettivo è portare le note fra le mura della casa circondariale delle Novate. È uno dei dieci progetti elaborati dai quindici giovani under 25 nell’ambito di YouthBank Piacenza, a sua volta progetto della Fondazione di Piacenza e Vigevano. YouthBank Piacenza, parte della rete YouthBank International, è una “banca” formata da ragazze e ragazzi che hanno a disposizione risorse economiche della Fondazione per sostenere iniziative sociali, ideate e gestite da loro coetanei.

I progetti sono stati illustrati a “Nel mirino”, la trasmissione di Telelibertà condotta da Nicoletta Bracchi con il giornalista Thomas Trenchi, che ha avuto per ospiti i consiglieri dell’ente di via Sant’Eufemia Luca Groppi ed Edoardo Favari e gli youthbanker Beatrice Ciambriello e Daniele Spina, due membri del gruppo che ha elaborato i progetti.

i progetti di YouthBank Piacenza

Oltre a quello riguardante il carcere, vi sono due progetti che hanno per tema la sostenibilità ambientale: “Tra sensibilizzazione e concretezza, le radici profonde della cultura ambientale”, che promuove la conoscenza e l’informazione nelle scuole in materia di cambiamento climatico, e “AlterFest”, festival con musica, arte e laboratori da svolgersi alla Galleria Ricci Oddi. Altri progetti avranno il focus sulla salute mentale – il festival “Jomo” e “Attraversamenti” – altri ancora si concentreranno su Piacenza come città universitaria: si tratta di “Piacenza Scientific Talk”, che consiste in conferenze in lingua inglese su temi scientifici, ma anche in laboratori pratici che insegneranno a leggere un ECG e come fare una sutura, e del progetto “Piacenza student society”, voluto da studenti stranieri e con il quale si aprirà uno sportello per mostrare cosa offre la città. Ne restano tre: la mostra dal titolo “Paradiso artificiale”, sull’evoluzione della pubblicità dei pacchetti di sigarette nel corso del XX secolo, e i due che riguardano l’arte. “Ciak” svilupperà corsi di teatro con l’attenzione rivolta soprattutto a chi è svantaggiato, mentre “A scuola di musical” ha l’intento di creare uno spettacolo che coinvolgerà le scuole piacentine, da presentare al Teatro Municipale.

durante la puntata

“Dare ai giovani autonomia decisionale non è cosa abituale nel mondo di oggi – afferma lo youthbanker Daniele Spina – credo inoltre che sia un’esperienza arricchente sotto il profilo umano e professionale, mi consentirà di conoscere molte realtà associative. Per chi, come me, si occupa di sociale, è fondamentale”.
“Ci sono delle opportunità che devono essere sfruttate – dice invece la youthbanker Beatrice Ciambriello – è per noi ragazzi una possibilità di mettersi in gioco e fare qualcosa di utile per la comunità in cui si è inseriti. Tre le macro aree a cui noi giovani abbiamo guardato ci sono il benessere psicofisico degli individui, la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e l’integrazione”.

Se questo è per YouthBank l’anno zero, altri ne arriveranno. Edoardo Favari ha confermato che “è già in programma la seconda edizione di YouthBank Piacenza per il prossimo anno. Nel futuro – continua – la nostra volontà sarà di allargarlo anche alla nostra provincia e a Vigevano, dove opera la Fondazione. Il nostro scopo è avere i leader di domani”.
“Lo sguardo del mondo giovanile non è mai banale perché è diverso dal nostro – aggiunge Luca Groppi – ci lamentiamo sempre di non avere una classe dirigente formata e di livello, ma nulla facciamo per formarla. Con Youthbank mettiamo i giovani in condizione di fare cose utili e di imparare”.

Groppi ha inoltre illustrato le attività dell’ente rivolte ai giovani: dalla rete “Biblòh!”, una biblioteca innovativa che dà accesso alla stampa digitale e ai giornali, al progetto “Rondine”, una comunità per la pace vicino ad Arezzo, con una metodologia didattica che ha nella gestione del conflitto il suo elemento principale. “Attraverso la formazione dei professori – dice Groppi – importeremo in autunno il “Metodo Rondine” in una sezione del liceo Volta di Castelsangiovanni”.

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