Maxi confisca di beni per 7 milioni di euro a un uomo appartenente a “Cosa nostra”

19 Giugno 2024 14:25

Una maxi confisca di immobili, polizze assicurative, conti correnti, quote societarie, fondi d’investimento e autoveicoli, del valore di circa 7 milioni di euro, è stata eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Piacenza a carico di un condannato per 416 bis c.p. ritenuto appartenente a Cosa nostra, clan “Rinzivillo” di Gela (CL), residente in provincia di Piacenza.

La confisca, a differenza del sequestro che ha natura cautelare provvisoria, consiste nella privazione definitiva dei beni.

I BENI CONFISCATI

Si tratta di una villa con piscina, il 100% delle quote societarie di due società operanti nel campo dell’edilizia, tre conti correnti bancari, un fondo comune d’investimento e nove autoveicoli.

La maggior parte dei beni era già stata sequestrata nel febbraio del 2022, ora si è trattato di confisca, ovvero dell’esecuzione del provvedimento ablativo che ha permesso l’acquisizione a favore dell’Erario dello Stato.

LE INDAGINI

“Gli accertamenti, condotti dal Nucleo Informativo del Reparto Operativo di Piacenza, con il coordinamento della DDA di Bologna, hanno trovato netto riscontro e conferma nella riunione in camera di consiglio del Tribunale di Caltanissetta  – si legge nel comunicato dell’Arma – svolta per deliberare circa la misura di prevenzione patrimoniale della confisca nei confronti del condannato ritenuto appartenente al clan “Rinzivillo”, che insieme ai suoi familiari, aveva accumulato nel corso degli anni in patrimonio assolutamente sproporzionato rispetto alle proprie fonti di reddito”.

LA CONFISCA

Il personale del Reparto Operativo – Nucleo Informativo di Piacenza, la settimana scorsa, insieme ai colleghi territoriali interessati, in provincia di Piacenza, a Gela (CL) , Empoli (FI), Garlasco (PV), Bareggio (MI) e Cornaredo (MI), hanno proceduto all’esecuzione del decreto che alcuni giorni prima era stato emesso dal Tribunale di Caltanissetta.

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