“Il coraggio di sognare”, un mosaico di vita per stringere tra le mani l’agognata libertà
27 Giugno 2024 11:23
Arriva un momento, nel corso della propria vita, in cui si prende consapevolezza di quanta strada sia stata percorsa fino a quel momento. Si cerca di contare i passi percorsi e nel farlo emerge quanto dolore, gioia, soddisfazione e impegno sono stati necessari per arrivare fin lì. Sono tante le persone che si incontrano lungo la strada, forse ancora di più quelle che si lasciano indietro. A volte, tuttavia, le circostanze più inaspettate conducono davanti a un vicolo cieco, lì dove sembra impossibile reagire o andare avanti. A quel punto non rimane che scegliere: accettare la realtà e tirarsi indietro, oppure sognare in grande, con coraggio, oltre ogni barriera? Nel suo romanzo autobiografico, Loreta Venturoli condivide con i suoi lettori l’esperienza di una donna che, nonostante le difficoltà e le costrizioni imposte dalla società e dalla famiglia, riesce a riscoprire e rivendicare la propria libertà.
“Il coraggio di sognare”, edito da Europa Edizioni nella collana Chronos, è un’opera che conduce il lettore in un viaggio interiore fatto di sfide e di aspirazioni audaci, di cadute e nuove scoperte. L’autrice ci offre una vicenda straordinariamente umana, che mette in risalto quanto sia importante saper prendere in mano le difficoltà, attraversarle e trasformarle in opportunità di crescita o addirittura di rinascita.
Loreta Venturoli nasce a Budrio, un piccolo paese della campagna bolognese, dove la sua infanzia è scandita dai ritmi della vita rurale e dalle rigide aspettative della società patriarcale dell’epoca. Il racconto nasce proprio da qui, dalle radici familiari, incarnate nelle figure forti e influenti che plasmeranno il suo carattere e le prime esperienze della sua vita. Soltanto grazie alla sua determinazione, filo conduttore dell’intera opera, riesce a proseguire gli studi e a trovare una propria strada professionale, non senza difficoltà. Loreta non si dà mai per vinta, ed è per questo che riesce a costruirsi una carriera lavorativa soddisfacente, pur dovendo sgomitare in un contesto fortemente maschile e maschilista per ottenere gli stessi riconoscimenti dei propri colleghi. Un momento chiave del libro è la scoperta della filosofia buddista grazie a una signora di ottant’anni, che segna una svolta importante nella vita di Loreta. Questa nuova prospettiva spirituale le offre finalmente degli strumenti preziosi per affrontare le difficoltà e trovare un equilibrio interiore.
Nel seguire il filo della propria vicenda personale, Loreta Venturoli offre ai lettori un’ampia gamma di spunti di riflessione sui quali soffermarsi. Forse il tema principale, la melodia che accompagna tutta l’esistenza dell’autrice, è il suo sconfinato desiderio di
libertà e autodeterminazione: “L’essenza della libertà che era in me nei miei primi anni non è andata definitivamente perduta. Il destino ha reso difficile, ma non impossibile, la sua piena realizzazione. Quasi a mia insaputa mi sono riscoperta una donna forte e impegnata. Mi sono ritrovata musicista, mamma, pittrice, segretaria, naturopata, shiatsuka. E finalmente, fra queste maschere che nel corso della mia storia ho indossato, è riemerso un barlume di quella libertà che ormai credevo perduta per sempre”, racconta Venturoli nelle prime pagine del libro. È la dimostrazione chiara e potente che, nonostante le limitazioni imposte dall’esterno, si possa ritrovare e rivendicare la propria indipendenza, se si ha il coraggio di sognare. La sua lotta per la libertà diventa ancora più significativa se la si colloca nel suo contesto d’origine, dove le aspettative per le donne erano spesso limitate entro le mura domestiche. Il suo percorso di emancipazione vuole parlare dunque soprattutto alle donne, dimostrando come sia possibile superare le barriere culturali e sociali per conquistare la propria
indipendenza.
Il punto di forza del racconto autobiografico di Venturoli è la capacità di spronare i lettori a trovare dentro di sé le risorse per rialzarsi e andare avanti per la propria strada. L’autrice si mette a nudo e racconta le numerose difficoltà che ha dovuto affrontare nel corso della vita, passando anche per le crisi personali e familiari. Ogni ostacolo, che con buon diritto avrebbe potuto trasformarsi in un punto di non ritorno nel quale ingolfarsi per sempre, viene trasformato in un’opportunità di crescita, di rafforzamento della propria forza interiore. Un passo dopo l’altro, il coraggio dell’autrice rinvigorisce e si rafforza, restituendole fiducia in sé stessa e nelle proprie capacità.
Anche l’amore e le relazioni giocano un ruolo fondamentale nella vita dell’autrice. Sia l’amore familiare, spesso complesso e travagliato, sia le esperienze sentimentali
in cui è stata coinvolta hanno influenzato fortemente la sua vita. L’amore, infatti, è per lei la forza motrice che ispira e sostiene nelle difficoltà, donando nuovo senso alla vita. È un sentimento, questo, che si declina anche nella prospettiva spirituale: il
buddismo e la pratica dello Shiatsu, infatti, restituiscono alla vicenda di vita più concreta e materiale una dimensione più intima e riflessiva. Venturoli descrive come la meditazione, la compassione e la ricerca della pace interiore siano pratiche fondamentali nel proprio cammino, una guida dalla quale lasciarsi accompagnare ogni giorno.
Lo stile narrativo di Loreta Venturoli si distingue per la sua immediatezza, una qualità che permette al lettore di entrare in profondo contatto con le sue esperienze ed emozioni. La sua è una prosa diretta, priva di artifici, che rende la lettura trasversalmente accessibile, chiara e coinvolgente. La narrazione che alterna descrizioni, aneddoti e momenti di riflessione personale crea un legame intimo con il lettore, riusciamo infatti a vedere chiaramente i luoghi descritti, a comprendere i legami e le dinamiche affettive, ad entrare nel mondo emotivo dell’autrice con pudica curiosità. Ciascuno degli eventi narrati è stato scelto con cura per mettere in luce alcuni particolari insegnamenti ricevuti dalla vita, ma anche per tracciare un disegno chiaro del percorso di maturazione interiore dell’autrice.
“Il coraggio di sognare” è un’autobiografia densa, sincera e stratificata. L’autrice condivide le sue esperienze personali con grande intensità, senza risparmiare nessuna emozione. Viviamo insieme a lei le gioie, i dolori, le speranze, le delusioni, finiamo per interrogarci noi stessi su come avremmo agito di fronte alle stesse situazioni. La narrazione è intrisa di momenti di forte impatto emotivo in cui l’autrice esprime i propri sentimenti con grande sincerità, anche al costo di apparire vulnerabile. È grazie a questa spinta empatica che il lettore può abbassare le difese e si lascia accarezzare dalle sue parole. Il messaggio racchiuso tra le pagine di Loreta Venturoli è un invito gioioso e travolgente a inseguire i propri sogni con determinazione e coraggio, nonostante le avversità e le difficoltà che inevitabilmente la vita presenterà sul nostro cammino. Gli spunti di riflessione che propone sono universali e senza tempo, perché a prescindere dall’età, dalla posizione nella società e dalle radici culturali, è possibile costruire per sé una strada che conduca a una vita piena e a realizzare i propri sogni.
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