Consiglio Veneto approva a maggioranza l’assestamento del bilancio regionale 2024-26
09 Luglio 2024 17:27
Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha approvato con 31 voti favorevoli e 7 contrari l’assestamento del bilancio regionale di previsione 2024-26 di cui al disegno di legge d’iniziativa della Giunta n. 269, relatore per l’aula, la consigliera Elisa Cavinato (Lega-LV), correlatore, la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani.
Il ddl in questione, come ricordato anche dal relatore, apporta variazioni compensative, per un valore complessivo di oltre 18 milioni di euro, agli stanziamenti approvati a fine 2023, aggiornando il bilancio di previsione alle vicende economiche e finanziarie sopravvenute e destinando alle politiche regionali di spesa le disponibilità finanziarie derivanti da economie e dalla restituzione dell’avanzo di amministrazione del Consiglio. Tra le politiche regionali rifinanziate, le voci di spesa relative a diritti sociali, politiche sociali e famiglia che ricevono 6,7 milioni di euro; 3 milioni di euro sono destinati a finanziare le borse di studio universitario, altrettanti a sostegno dell’istruzione paritaria; oltre 2 milioni di euro per interventi sulla rete viaria affidata a Veneto Strade; 800mila euro per sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente; 1 milione di euro per ciascun esercizio del triennio 24-26 come fondo speciale per le leggi del Consiglio regionale.
“Con questa manovra – ha sottolineato la capogruppo Camani nel corso della correlazione – si sta raschiando non il fondo del barile, ma il fondo del fondo del barile e si recuperano risorse da ogni minimo anfratto del bilancio, risorse peraltro risicate alla luce delle emergenze che caratterizzano questa fase storica, situazione destinata a rimanere tale ancora per alcuni anni perché buona parte dei risparmi è assorbita dal ripianamento di debiti fatti negli esercizi precedenti, in un clima, quello attuale, di smobilitazione e di fine legislatura. I problemi cruciali che rimangono sul tavolo: le borse di studio universitarie, i fondi per la cultura, l’emergenza casa. È una politica di bilancio non espansiva che dura da 15 anni, caratterizzata da tagli lineari, austerity, spending review, destinata ad incidere negativamente sulla qualità della vita della nostra regione, mentre altre regioni progrediscono, investono e attuano politiche industriali concrete in settori strategici”.
La capogruppo de Il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel ha posto l’accento sui problemi ancora irrisolti relativi alla cultura, al diritto all’istruzione, al ruolo della scuola pubblica e alle borse di studio a favore degli studenti universitari, “Temi che allo stato attuale versano in stato di sofferenza anche per l’assenza della guida politica, stante l’elezione al parlamento europeo dell’assessore di riferimento Elena Donazzan”. Chiara Luisetto, vicepresidente dem della commissione bilancio di palazzo Ferro Fini, ha sottolineato ulteriori criticità legate alle politiche di bilancio e alle scelte sottese dall’assestamento: la sicurezza del suolo, tema riemerso dopo i recenti fenomeni meteorologici che hanno interessato in particolare le zone collinari venete, e la questione dei tagli ai fondi destinati al sostegno delle famiglie. Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni ha posto l’accento “Sull’atteggiamento difensivo rispetto ai conti che si traduce nella sofferenza del tessuto economico veneto la cui crescita è inferiore di due punti percentuali, ad esempio, rispetto a quella della regione Lombardia” e sulla circostanza che un terzo delle risorse utilizzate per l’assestamento derivino dall’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale, mentre la consigliera del Pd Anna Maria Bigon ha evidenziato come “Le poche risorse raschiate dal fondo del barile non soddisfano i problemi dei veneti”, quelli in particolare legati alla denatalità, all’assistenza, alla non autosufficienza, alle liste d’attesa in sanità, riportando a quest’ultimo proposito alcuni casi specifici sui quali è intervenuta anche l’assessore regionale Emanuela Lanzarin che ha sottolineato i valori dell’assestamento con specifico riferimento all’area sociosanitaria, cui ha fatto seguito l’intervento dell’assessore al bilancio Francesco Calzavara che ha ulteriormente approfondito il contenuto della manovra di assestamento.
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