Pre scuola e turismo: il Comune cerca volontari, opposizione all’attacco

17 Agosto 2024 02:19

Sul sostegno alle attività scolastiche e culturali, il Comune di Piacenza sta per varare una manifestazione d’interesse rivolta a organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. Un bando volto a stipulare una nuova convenzione di tre anni (dal primo settembre al 31 agosto 2027) dal momento che il 31 agosto scadrà quella con Auser.

I volontari saranno coinvolti in due macro ambiti: il primo di carattere sociale, in supporto ad attività educative e scolastiche o interventi di promozione della comunità con altri enti pubblici: dalla collaborazione al servizio pre e post scuola delle primarie – insieme a personale qualificato, come annunciato nei giorni scorsi – ad apertura, chiusura e vigilanza di luoghi aperti alla cittadinanza, quali la baita del Parco della Galleana. Cifra complessiva 750mila euro, per un importo annuo massimo, indicativamente previsto a titolo di rimborso spese, pari a 250mila euro.

Il secondo ambito è quello di sostegno alle attività museali, culturali e di promozione turistica, quali l’organizzazione della comunità di volontariato a Palazzo Farnese e la sorveglianza e vigilanza nelle biblioteche, nei musei e nelle gallerie d’arte. Somma totale 232mila 500 euro per un rimborso spese, indicativo, di 77mila 500 euro all’anno, con la possibilità di valutare l’ampliamento delle attività in relazione alle disponibilità di bilancio.

Sul tema va registrata la presa di posizione del consigliere Filiberto Putzu (Liberali Pc) che sul tema aveva già presentato un’interrogazione insieme con Forza Italia. “E’ evidente quindi che il primo dato ad oggi è un taglio secco di 130.000 euro dei rimborsi disponibili ai volontari sulle prossime annualità”. Sul rinnovato servizio di pre e post scuola “oltre al problema del cospicuo costo posto a carico delle famiglie (20 euro mese a bambino), restiamo anche molto perplessi: in altri Comuni della Provincia da tempo questo servizio molto apprezzato viene erogato senza costi aggiuntivi per le famiglie e, soprattutto, da soggetti individuati dal comune con le dovute procedure ad evidenza pubblica previste dal codice degli appalti. In attesa quindi che prima o poi l’amministrazione ci degni di una risposta chiara, non possiamo che sottolineare, i grandi dubbi e la preoccupazioni che esprimiamo da tempo su questa decisione che, per alimentare il mondo cooperativo, siamo ormai convinti lascerà scontente e con le tasche ancora una volta più leggere sia le famiglie piacentine, che ancora devono ricevere informazioni chiare e definitive ad una manciata di settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, sia i preziosi pensionati volontari”.

Interviene anche la capogruppo di FdI, Sara Soresi: “Il Comune di Piacenza ha aperto un avviso pubblico per la stipula di una convenzione con nuovo soggetto, nonostante la convenzione con Auser fosse periodicamente rinnovata anno dopo anno, da almeno 13 anni. Il nuovo soggetto deve appartenere ai c.d. “enti del terzo settore”, cui fanno parte le organizzazioni di volontariato ed anche le associazioni di promozione sociale, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali. Considerando che l’assessora ai Servizi Sociali Corvi, quando ricopriva la carica di direttrice di Confcooperative, dichiarava che “il volontariato ha un ruolo fondamentale per il territorio ma non può sostituirsi all’impresa cooperativa”, ci si augura – ma certamente così non sarà – che questa riflessione non si concretizzi nella stipula della nuova convenzione proprio con una cooperativa”. 

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