Daniele Novara a “Lo specchio”: “Siamo il risultato dell’educazione ricevuta”
15 Ottobre 2024 22:59
“Siamo il risultato dell’educazione che abbiamo ricevuto” .“Lo Specchio di Piacenza” si conferma, anche nella puntata trasmessa ieri sera su Telelibertà, un format capace di raccontare le storie di chi, con passione e competenza, contribuisce al progresso e al benessere della comunità piacentina.
Ospite di Nicoletta Bracchi, ideatrice e conduttrice del programma, è stato il pedagogista, autore, counselor e formatore Daniele Novara, fondatore nel 1989 del Centro PsicoPedagogico. In questi giorni si riflette sui 35 anni di attività del Centro che ha mantenuto la sua sede principale a Piacenza: “Un’avventura nata quasi per caso, cresciuta fino a diventare un punto di riferimento a livello nazionale. È stato un piccolo miracolo – afferma Novara – la sede sorge nel palazzo di via Campagna che mi hanno lasciato i miei genitori”.
Novara nota come, all’inizio della sua carriera, il suo approccio fosse più vicino a una forma di militanza, radicata negli ideali pacifisti. Oggi il suo lavoro è molto più tecnico e scientifico: “Sono diventato uno scienziato pratico – dice, descrivendo il naturale sviluppo del suo metodo pedagogico – con una visione più strutturata e basata su solide fondamenta scientifiche, pur mantenendo sempre un approccio applicabile nella vita quotidiana”.
Quando ripensa alla sua infanzia tornano in mente immagini vivide di momenti semplici. “Ad esempio il campo di San Sepolcro, una vera e propria massa fangosa, dove giocavamo a calcio. Quel luogo, sporco e caotico, era il nostro spazio di libertà, un campo di battaglia fatto di risate, sfide e complicità. Pensate che gioco ancora a calcetto con gli amici, un ‘miracolo’ come il Centro Psico Pedagogico (ride ndr)”. E poi un squarcio di pensiero sui suoi genitori: “Devo dire che sono stati fondamentali nel mio percorso, ma non nel modo che ci si potrebbe aspettare. Mi hanno permesso di intraprendere questa professione proprio grazie ai loro errori educativi. È stato attraverso le loro imperfezioni, che ho potuto comprendere la complessità delle dinamiche familiari e il ruolo dell’educazione”.
I genitori di oggi? “Spesso si trovano a navigare a vista su un terreno emotivo complesso. In molti casi, finiscono per urlare molto, forse perché sono travolti dalle emozioni e dal desiderio di essere più vicini ai loro figli, cercano di mettersi ‘alla pari’ con loro, con l’intento di creare una relazione più aperta. Tuttavia, quando questa strategia fallisce e si trovano a perdere l’autorevolezza, la reazione più comune diventa quella di alzare la voce. Ma urlare non è la soluzione”. La punta di “Lo specchio di Piacenza” si può rivedere in qualsiasi momento accedendo a Teleliberta.tv.
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