“Anche tra i giovani la strada verso la parità di genere è lunga”: convegno in Provincia
28 Novembre 2024 18:27
Le ultime settimane, con la morte della tredicenne Aurora Tila per la quale è accusato di omicidio l’ex fidanzato, costringono l’intera comunità a un’ulteriore riflessione sulla violenza di genere.
Un tema che, vista anche l’appena trascorsa Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stato al centro di un convegno – dal titolo
“Che genere di differenze? Donne, Lavoro e Società” – ospitato oggi pomeriggio, 28 novembre, al palazzo della Provincia. Uno spazio di riflessione a 360°.
“Anche nel nostro territorio – ha spiegato la moderatrice dell’incontro Claudia Ferrari, sindaca del Comune di Sarmato e già consigliera provinciale con delega alle pari opportunità – c’è ancora molto lavoro da fare. Dalla violenza in sé a quella economica e alla necessità di una società più paritaria, proprio a partire dai luoghi di lavoro: sono solo alcuni dei tanti temi che affronta l’incontro di oggi”.
“Un dato importante – ha aggiunto Donatella Scardi, presidente del Centro Antiviolenza La Città delle Donne – è che le donne subiscono violenza per un tempo minore rispetto al passato. Mi spiego meglio: una donna tende oggi a rimanere in un contesto di violenza per un massimo di sei anni e questo anche grazie all’importante lavoro che è stato portato avanti dai centri antiviolenza, sia in termini di sensibilizzazione sia in termini di supporto concreto. Oltre a questo, mi sento di sottolineare due importanti inviti rivolti dalla Procura generale della Corte di cassazione: il primo sostiene che la donna dovrebbe essere seguita durante tutto l’iter processuale da un centro antiviolenza, mentre il secondo riguarda i casi di ritrattazione. Non è vero che in caso di ritiro della denuncia la donna ha sostenuto il falso: magari ha subito forti pressioni. Si tratta di due spunti di riflessione a livello culturale davvero fondamentali”.
Dopo l’intervento del direttore di Libertà, Gian Luca Rocco, hanno preso la parola le tre giovani autrici delle tesi di laurea che negli ultimi due anni hanno ricevuto i riconoscimenti che il Rotary Club di Fiorenzuola ha istituito in memoria di Roberta Solari.
Tra loro anche Alice Anna Prati, ventiquattrenne piacentina autrice della tesi “Androcentrismo. L’esclusione della donna dagli studi antropologici”.
“La strada verso la parità di genere – ha spiegato Prati – è ancora molto lunga anche tra noi giovani. Prima nutrivo speranza nei confronti del progresso e delle lotte portate avanti negli ultimi anni. Recentemente, invece, sto riscontrando tra i miei coetanei un ritorno alla gelosia ossessiva e alle relazioni tossiche. Sintomo che il alvoro da fare è ancora tanto”.
Un emozionante momento dell’iniziativa è stato invece dedicato alla proiezione del trailer del docufilm in ricordo di Elisa Pomarelli, realizzato dal regista Gianfranco Di Silvestro e prodotto da Telelibertà.
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