Un vero ciclone biancorossoblu sulla Fortitudo: l’Assigeco è viva
08 Dicembre 2024 00:18
Chi pensava che il destino dell’Assigeco fosse già segnato si è sbagliato di grosso: questa squadra ha un’anima e tanta voglia di lottare fino a quando i giochi non saranno fatti. Se così non fosse, non si spiegherebbe l’enorme prestazione che i ragazzi di coach Manzo hanno regalato ieri sera, uscendo tra gli applausi scroscianti del PalabancaSport. La Fortitudo Bologna è uscita con le ossa rotte da un confronto che Bonacini e compagni hanno condotto fin dal primo minuto, spinti da una voglia di rifarsi comprensibile dopo 5 sconfitte di fila.
Proprio Bonacini finisce in copertina con 19 punti a referto e la solita aggressività in difesa, ma è la forza di squadra in generale che ha ben impressionato e che lascia sperare per il futuro. Deve però esserci la consapevolezza che è soltanto il primo passo, anche se gigantesco: la formazione piacentina è ancora all’ultimo posto del campionato di Serie A2 e dovrà forzatamente ripetersi sabato prossimo quando tornerà davanti al pubblico amico per affrontare Pesaro.
La serata ha avuto anche un bel preambolo con l’ex Gherardo Sabatini tornato al PalabancaSport da avversario, anche se indisponibile, premiato per la sua lunga militanza in biancorossoblu impreziosita da 149 presenze. Quindi la palla a due per Piacenza che parte con Bartoli, Serpilli, Filoni, Bradford e D’Almeida. Uno scatenato Bartoli trascina i suoi nella prima parte di match, 20-11 a metà frazione, ma da qui in poi salgono in cattedra Gabriel e Freeman che assottigliano il gap fino a un più rassicurante 25-24. Assigeco comunque in partita che cambia pelle con gli ingressi di Querci, Bonacini e Grimes, Bologna è sorpresa soprattutto da un Bonacini in versione “cecchino” che trova 9 punti nel giro di un amen e porta il punteggio sul 36-28. La Fortitudo recupera grazie a Mian che è il più pericoloso, ma proprio sulla sirena Bradford ricaccia gli avversari a 8 punti di distacco (45-37).
Si riparte e c’è da tenere duro contro il prevedibile tentativo di rimonta da parte degli ospiti che si appoggiano sempre a Freeman, ma ecco che arriva il “ciclone” biancorossoblu con Serpilli in testa che segna il massimo vantaggio (61-44) in un super terzo quarto concluso con ben quattro giocatori già in doppia cifra (Serpilli, Bonacini, Bartoli e D’Almeida), Bologna rosicchia solo qualcosa alla fine. Ora è battaglia punto a punto, ma l’Assigeco ha un buon vantaggio da proteggere, fortunatamente lo spauracchio Freeman non ne ha più e deve rifiatare in panchina. Quando rientra Bonacini e Querci hanno già messo i canestri del 72-58, la gara degli ospiti finisce praticamente qui mentre l’Assigeco chiude e conquista con merito 2 punti fondamentali per la corsa verso la salvezza.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE