“Arbos, la bici piacentina dell’avvenire”: Graziano Zilli racconta la sua storia

13 Dicembre 2024 16:42

Nel 1947, quando la città comincia a riprendersi dalla distruzione dei bombardamenti, il piacentino Gino Boselli e un socio il meccanico Araldi depositano il marchio “Arbos biciclette e accessori”. Arbos è quindi la fusione delle parti iniziali dei loro cognomi. Il marchio è una foglia d’Edera verde in campo avorio, simbolo di eternità.

La soria delle biciclette Arbos è stata raccontata nel pomeriggio di giovedì 12 dicembre da Graziano Zilli in un incontro presso l’archivio di Stato.

Per l’epoca le Arbos erano biciclette all’avanguardia, sia per la costruzione del telaio che per la componentistica. Qualità che consentì di disputare una decina di giri d’italia da protagonista e di ottenere importanti risultati.

Ora le biciclette Arbos sono considerati cimeli, ma anche ricercate come due ruote funzionanti e di qualità.

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