Polemica anche nel Piacentino contro gli autovelox. Il 90% “scatole vuote”
20 Marzo 2014 17:34
Polemica nel Piacentino sugli autovelox. O, meglio, su quei box che dovrebbero ospitare un rilevatore di velocità, ma di fatto, nel 90 per cento dei casi, sono solo scatole vuote perché nascono come semplice deterrente per chi sgarra dai limiti di velocità. C’è chi dice siano uno spreco (il costo delle colonnine varia dai 2 ai 5mila euro), anche perchè la spesa è aumentata a causa degli atti di vandalismo, e c’è chi sostiene che siano addirittura pericolosi, a margine della strada: è per questo che il ministro ai trasporti Maurizio Lupi ha chiesto ai sindaci che i box vengano trasformati in autovelox veri e propri, sempre attivi. Il costo totale della scatola “armata” di rilevatore levita così dai 20 ai 40mila euro, tanto che i sindaci si oppongono all’appello a rivedere queste colonnine dicendo di non voler mettere le mani in tasca ai cittadini. Secondo quanto affermato, le multe elevate dalla rotazione di un unico rilevatore a turno nei box della provincia (ad esempio, si parla di 100mila euro di multe nel 2013 nell’intera Unione Valnure e Valchero, che comprende 30mila abitanti) basterebbero a incentivare gli automobilisti a rispettare la legge. Anzi i primi cittadini chiedono all’unisono che Lupi, più che pensare agli autovelox, intervenga per sistemare le strade, a partire dalla statale 45, in attesa da agosto di un sopralluogo delle autorità ministeriali.
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