Confindustria: “Finalmente segnali positivi”. Vola l’alimentare

30 Luglio 2014 11:51

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La luce in fondo al tunnel sembra più vicina ma la crisi è stata talmente nera che la cautela è d’obbligo.

I dati elaborati dall’ufficio studi di Confindustria nel primo semestre 2014 sono riferiti a 100 aziende manifatturiere che rappresentano 9mila addetti e 3 miliardi di fatturato. Non è compreso il settore delle costruzioni edili ma c’è quello dei materiali per edilizia. Il comparto complessivamente cresce del 2,48%, la performance migliore è quella dei materiali edili che aumenta del 9,52% e da 5 anni non registrava un segnale positivo.

Il fatturato estero cresce del 5,65% e quello interno è stabile (+0,33%). A contraddistinguersi nell’export è il settore alimentare (+13%) ma anche in quello interno i prodotti piacentini crescono del 4,20%. L’occupazione sale leggermente (+0,43%), il dato non tiene conto dei lavoratori somministrati o di quelli in cassa integrazione. A preoccupare è il settore della meccanica che risente del mercato interno che stenta a ripartire. Bene invece le esportazioni.

“In questa analisi congiunturale – spiega il presidente di Confindustria Piacenza Emilio Bolzoni – ci sono dati positivi che riguardano soprattutto le esportazioni, ma la preoccupazione riguarda ancora una volta un mercato interno fermo. L’economia riparte – sono sempre le parole del presidente Bolzoni – se ci sono servizi efficienti, giustizia efficiente, meno burocrazia, mercato del lavoro adeguatamente elastico, istruzione e soprattutto riparte se lo Stato paga i suoi debiti senza mettere in difficoltà le aziende. Comune e Provincia di Piacenza sono buoni pagatori ma le aziende piacentine lavorano anche fuori dove la pubblica amministrazione non è così efficiente nei pagamenti”.

Nei dati previsionali per il secondo semestre si rileva che il 50% degli imprenditori ritiene che il fatturato resterà stabile, il 18 che diminuirà e il 32% che crescerà. Segnali di cauto ottimismo.

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