I piacentini invecchiano e fanno pochi figli: uno su tre è straniero
16 Dicembre 2015 12:50
La popolazione della città di Piacenza sta invecchiando: uno su quattro è over 65 e uno su otto ha dagli 80 anni in su.
Questo dato può essere inteso in senso positivo, perché significa che è aumentata la durata della vita media (la speranza di vita è infatti cresciuta di 10 anni negli ultimi decenni), ma può anche avere una interpretazione negativa, perché la natalità si è dimezzata negli ultimi 50 anni e perché il numero di donne tra i 10 e i 24 anni (e quindi candidate alla maternità nei prossimi anni) è di un quarto inferiore a quelle comprese tra i 25 e 39 anni.
I dati, quindi, hanno bisogno di una interpretazione, possibilmente incrociata, per poter fare una fotografia il più possibile precisa della realtà.
E’ l’obiettivo dell’Annuario statistico 2015, presentato dall’amministrazione Comunale di Piacenza, che lo ha commissionato all’università Cattolica: un insieme di numeri e grafici su popolazione, ambiente, sicurezza, istruzione e municipalità, utile a cittadini e amministratori per comprendere l’andamento di Piacenza nei vari aspetti e per riflettere sul futuro dello sviluppo cittadino.
IMMIGRAZIONE – Tornando ai numeri emerge che a Piacenza uno su cinque è immigrato (una delle percentuali più alte in Regione e in Italia); nella fascia di età tra i 20 e i 30 anni la percentuale schizza al 34%, per raggiungere il 37% tra i neonati: oltre uno su tre.
Tra le 28 comunità nazionali con oltre 100 persone presenti sul territorio comunale, spiccano albanesi e macedoni, entrambe con oltre 2mila presenze.
Emerge anche che la presenza di stranieri si concentra in particolari aree: sopra a tutte la zona di San Savino, con il 42%, seguita da S.Anna (34%) e Nostra Signora di Lourdes (27,5%); curiosa la bassa presenza straniera nell’adiacente area della parrocchia di San Giuseppe Operaio (10.8%)
MATRIMONI – Un capitolo articolato è dedicato a matrimoni, natalità e nuclei familiari, dal quale emerge un dato preoccupante: il 22% delle famiglie piacentine è monogenitoriale, probabilmente con una sola fonte di reddito, e questo le espone ad un elevato rischio di povertà.
Il report è stato presentato questa mattina dal segretario generale del Comune Vincenzo Filippini e dall’assessore ai servizi al cittadino Giorgia Buscarini, e illustrato da Enrico Fabrizi del Dipartimento di scienze Economiche e sociali dell’ateneo piacentino.
“Mancava da 15 anni – ha spiegato l’assessore Buscarini – e lo abbiamo realizzato perché riteniamo che sia utile in termini di programmazione a breve e medio termine”.
“L’annuario – ha spiegato il segretario generale Filippini – sarà reso disponibile a breve sul sito del Comune di Piacenza in formula Open data e in un’ottica di trasparenza, e invitiamo i cittadini a consultarlo e ad essere propositivi suggerendo quali sezioni approfondire”.
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