Trespidi: “Pdl piacentino poco valorizzato, ma ce la possiamo fare”
22 Gennaio 2013 05:58
AGGIORNAMENTO DELLE 15.30 – Il Popolo della libertà ha presentato i candidati piacentini alle prossime elezioni: il sindaco di Caorso Fabio Callori è settimo al Senato, mentre alla Camera figurano il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi al posto 13, Matteo Lunni al 26, Stefania Eleuteri al 33 e Paolo Bergonzi al 44. La parola d’ordine è una: crederci. “Non è vero che non abbiamo l’opportunità di portare un nostro rappresentante in Parlamento – ha detto il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, coordinatore locale pro-tempore – anche se sinceramente speravamo di avere maggiore considerazione, visti gli ottimi risultati che abbiamo sempre ottenuto in questo territorio: questo ci spingerà a metterci ancora maggiore impegno e a fare in modo che Piacenza in futuro abbia un ruolo ancora più da protagonista. Le dichiarazioni di Foti? Ci stanno in campagna elettorale, Tommaso resta un amico e lo ringraziamo per quanto ha fatto in questi anni, ovviamente speriamo che il centrodestra vinca le elezioni e in Parlamento ci sia posto per tutti”.
AGGIORNAMENTO DELLE 12 – SCHERMAGLIE FOTI-PDL SUL VOTO UTILE NEL CENTRODESTRA
La campagna elettorale è già entrata nel vivo e le prime schermaglie si vivono nella coalizione di centrodestra. Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) accende il clima: “L’unico piacentino ad avere chance di essere eletto sono io, il Pdl e la Lega nord non possono sperarci viste le posizioni in cui sono stati sistemati i loro esponenti. Quindi gli elettori valutino bene a chi dare la loro preferenza, se non ce la faccio io il centrodestra di Piacenza sparisce dal Parlamento”. Ma l’azzurro Werner Argellati non è convinto: “Sia Callori, sia Papamarenghi sono in discreta posizione, ovviamente serve un ottimo risultato elettorale per poter sperare, ma la rimonta avviata da Silvio Berlusconi sta proseguendo alla grande, quindi vogliamo giocarci fino in fondo le nostre possibilità”.
NOTIZIA DELLE 6 – ECCO LE LISTE, 71 PIACENTINI IN CORSA
Addirittura 71 candidati, ma la concreta possibilità che la pattuglia in Parlamento si riduca dai 5 attuali a 3, massimo 4. E’ il paradosso che accompagna l’invasione di piacentini nelle liste elettorali in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio. Gli unici certi di tornare alla Camera sono tre esponenti del Partito democratico: innanzitutto il candidato premier Pierluigi Bersani, poi Maurizio Migliavacca (secondo al Senato in Emilia Romagna) e infine Paola De Micheli, al posto numero 10 alla Camera. Per tutti ritorno a Montecitorio anche in caso di sconfitta del centrosinistra. Pd a parte, colui che pare avere più chance di essere eletto è Tommaso Foti, capolista alla Camera per Fratelli d’Italia: il deputato, uscito dal Pdl, deve sperare che la lista, che si presenta in coalizione nel centrodestra, superi il quorum del 2 per cento a livello nazionale e ottenga un ottimo risultato in Emilia Romagna. Restando nel centrodestra, il Popolo della libertà e la Lega nord di Piacenza rischiano molto seriamente di non portare nessuno in Parlamento: quelli con maggiori speranze sono gli azzurri Jonathan Papamarenghi (13° alla Camera) e Fabio Callori (7° al Senato e il leghista Pietro Pisani (3° alla Camera), ma servono veramente degli exploit di partiti e coalizione. Candidature di bandiera e zero chance per tutti gli altri piacentini in lista in Emilia Romagna, per trovare un possibile parlamentare occorre andare in Umbria: Rivoluzione civile ha presentato l’ex assessore comunale Marco Gelmini come capolista al Senato.
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