Autisti alle prese con i vandali:
“Lavoriamo in trincea”. Ecco le foto

19 Aprile 2013 18:06

Ci vuole molta immaginazione per intuire come potessero essere gli autobus nuovi di zecca prima della “cura” dei giovanissimi vandali: a giudicare dalle foto riportate, scattate pochi giorni fa dal sindacalista Faisa Fabrizio Badagnani, in piazza Cittadella, dovevano indubbiamente essere molto diversi da come appaiono ora.

«Ormai ci sentiamo in trincea, e pensare che lavoro qui da ventisette anni» commenta l’autista James Miserotti. La quotidiana corsa del mezzo si è trasformata in un grande gioco dell’oca, dove ogni fermata si può restare fermi anche un “turno” se qualcosa va storto, a causa dell’impossibilità di guidare il mezzo tra chiasso, sedili bruciati e sventrati, fermate prenotate per scherzo. Ci sono autisti che si presentano alla fermata mezzora prima pur di evitare che i ragazzi, correndo sull’autobus all’arrivo, finiscano con il buttarsi contro le portiere, danneggiandole e rischiando cara la loro stessa pelle. «Siamo stati anche pesantemente insultati da ragazzi di prima superiore, gli studenti presi singolarmente sono agnellini; insieme, esplodono» prosegue Miserotti.

Da settimane, il sindacato Faisa e gli autisti chiedono controlli potenziati sui mezzi, anche attraverso un sistema di videosorveglianza interno, già adottato a Modena, ma con un costo di circa 7mila euro a mezzo. Troppo, per Piacenza, che aspetta ancora di vedere gli autobus promessi ormai da mesi e si è trovata invece a fronteggiare il taglio del 40 per cento delle rivendite dei biglietti in tabaccai e bar. Sul caso, ha chiesto chiarezza il consigliere provinciale del Pd Marco Bergonzi, una segnalazione raccolta dall’assessore provinciale Paolo Passoni e da quello di palazzo Mercanti Franco Timpano, che attendono ora una risposta dalla società Seta. «Andiamo avanti di disagio in disagio, inammissibile che la società quest’anno si permetta di chiederci un qualunque contributo» commenta Passoni.

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