Il maltempo non si placa, nevica in alta Valnure. Il sindaco Malchiodi: “È tempo di conta dei danni”. Frana a Ciregna

03 Febbraio 2019 05:27


Il maltempo non accenna a placarsi e anche questa mattina una nevicata si sta registrando in alta Valnure dove si è lavorato incessantemente per il ripristino della circolazione stradale. Tante le vie di comunicazione che sono state interessate dalla caduta di alberi lungo la carreggiata sono state ripristinate e non ci sono frazioni rimaste isolate: “Sono stati compiuti i lavori per liberare le strade dagli alberi e sono stati abbattuti quelli più pericolosi – ha spiegato il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi -. Di certo c’è ancora tantissimo da fare e nei prossimi giorni sarà tempo di una conta dei danni che si preannuncia molto gravosa”. Una conta che dovrà considerare anche la frana che sta minacciando una strada comunale in località Ciregna.

Nel frattempo, le precipitazioni hanno fatto segnare un rapidissimo innalzamento degli invasi. La Diga di Mignano, in comune di Vernasca, è passata da una percentuale di invaso di circa il 4% al 34% in tre giorni raggiungendo un volume di 3 milioni e 300 mila metri cubi.

Complessivamente sono caduti 6 centimetri di neve e 57 millimetri di pioggia. La Diga del Molato, a Nibbiano in comune di Alta Val Tidone, è cresciuta di circa il 5% da venerdì, arrivando al 57% del proprio invaso. Il volume è ora superiore ai 3 milioni e mezzo di metri cubi.

Complessivamente in questi tre giorni sono caduti 10 centimetri di neve e circa 43 millimetri di pioggia. Fabio Rogledi, tecnico delle dighe, ha dichiarato: “La situazione è sotto controllo. Continuiamo a monitorare gli impianti e gli apporti da monte con il personale sempre presente sulle dighe”.

Nel frattempo, il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha annunciato che richiederà al Governo lo stato di emergenza anche alla luce della grave situazione che ha visto interessati i comuni che affacciano sul Reno.

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Notizia delle 6
Domenica di allerta meteo per il territorio piacentino. Il documento diramato dalla Protezione civile dell’Emilia Romagna ha indicato il codice arancione per criticità idrogeologica nelle zone montane e il codice giallo nella fascia di pianura.
Il codice arancione per criticità idrogeologica, riguarda il rischio di piena per rii, canali e corsi d’acqua minori e possibili frane. Il giallo per criticità idrogeologica è stato emesso per i bacini romagnoli e per la pianura e bassa collina emiliana occidentale (province di Piacenza e Parma).

Oggi domenica 3 febbraio, Arpae prevede al mattino in pianura molto nuvoloso con piogge deboli, sui rilievi molto nuvoloso con deboli nevicate sopra i 500 metri; nel pomeriggio in pianura molto nuvoloso, sui rilievi deboli nevicate sopra i 1.000 metri; dalla sera tendenza al miglioramento.

Dopo il gelicidio della notte tra venerdì 1 e sabato 2 febbraio che ha lasciato isolate alcune frazioni del territorio montano, oggi è previsto un nuovo vertice in prefettura.

Quella di ieri è stata una giornata di grave disagio per la montagna piacentina.
Per tutta la giornata operai, volontari di protezione civile e cittadini coordinati da amministratori e dai tecnici hanno lavorato alacremente per ripristinare la viabilità interrotta a causa di piante e rami caduti in strada, per riportare l’energia elettrica alle zone colpite da black out e a Ferriere anche il gas a causa del guasto di un tubo.

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