Lezioni sospese per un’altra settimana, attività sportive solo a porte chiuse
29 Febbraio 2020 18:37
Fino all’8 marzo sono sospesi servizi educativi, scuole di infanzia, scuole ogni ordine e grado, corsi professionali, master, università (ad esclusione dei medici in formazione specialistica). Niente lezioni dunque per un’altra settimana in Emilia Romagna. A confermarlo è stato l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini nella conferenza stampa del pomeriggio di sabato 29 febbraio.
“Mi preme sottolineare che questa misura è indicata dall’Istituto superiore della Sanità” ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo regionale.
Non sono previste ordinanze della Regione ma tutti dettagli saranno contenuti nel decreto della Presidenza del consiglio dei ministri che verrà pubblicato nelle prossime ore.
Sospesi sempre fino all’8 marzo anche eventi e gare sportive in luoghi pubblici o privati a meno che non si svolgano a porte chiuse evitare assembramento di pubblico. Sospese anche le manifestazioni di carattere religioso, le attività di cinema, teatri, discoteche.
In base al decreto del consiglio dei ministri i musei da lunedì 2 marzo potranno riaprire con un’organizzazione tale da consentire l’accesso rispettando le distanze di sicurezza (droplet).
“Abbiamo chiesto come Regione di valutare la stessa possibilità anche per cinema e teatri. Il governo si è riservato un approfondimento scientifico” ha dichiarato Donini.
Mercoledì prossimo il presidente della Regione Stefano Bonaccini sarà a Roma per un incontro con il premier Giuseppe Conte e con una delegazione ristretta delle regioni nel quale verranno chiesti: provvedimenti e risorse non solo per le zone rosse ma anche alle tre regioni più colpite; azzeramento dei contatori della cassa integrazione, sblocco immediato dei fondi dell’Inps per la cassa in deroga, provvedimenti per l’accesso al credito e assicurare liquidità a imprese più colpite e azioni concrete di sostegno a turismo commercio e servizi.
L’assessore Donini in conferenza ha specificato i cittadini hanno capito la necessità di non recarsi al Pronto soccorso ma di chiamare il 118 in caso di sintomi specifici e ha sottolineato che la struttura ospedaliera non risente ad oggi di elementi di criticità.
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