Il sindaco annuncia: “Lavoriamo a un piano strategico d’emergenza per il futuro dei nostri figli”
13 Aprile 2020 19:00
Un piano strategico territoriale che coinvolga quanti più attori possibili e che consenta una ripartenza al termine dell’emergenza sanitaria. È quanto preannuncia, attraverso un lungo post su Facebook, il sindaco e presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri che riportiamo integralmente.
Ogni generazione di italiani si è trovata ad affrontare una grande sfida, dalle guerre alle pandemie del secolo scorso, come l’Asiatica che tra il 1957 e il 1960 uccise 2 milioni di persone e la successiva influenza di Hong Kong che nel 1968 fece almeno 750.000 vittime – scrive la Barbieri -. La sfida della nostra generazione è il COVID-19, un nemico micidiale, terribilmente contagioso.
Stiamo combattendo il nuovo coronavirus con tutte le nostre forze, ma mentre lo affrontiamo dobbiamo pensare a quando sarà finita l’emergenza, per non trovarci impreparati a gestire la ripartenza economica. Ho sempre ritenuto, e tuttora ritengo, che quanto stiamo vivendo sia peggio di un terremoto. Siamo stati travolti da un nemico veloce e brutale che non ci ha neppure consentito di capire quanto stava accadendo. Mentre ancora si consuma un dramma quotidiano sul fronte sanitario, inesorabilmente si sta producendo un serio problema economico e, purtroppo, un conseguente problema sociale.
È chiaro che se non c’è salute, non c’è economia. Risolvere il problema epidemiologico è stata la nostra priorità assoluta, ma non abbiamo mai sottovalutato – nemmeno per un secondo – il tema della ripartenza economica del nostro territorio. Qui, a Piacenza, tutte le forze in campo sono chiamate ad essere unite nel definire le nuove priorità e nell’individuare manovre ad hoc e investimenti, ma per fare quello che va fatto occorre immediata chiarezza da parte del Governo. Non possiamo essere lasciati soli. Non possiamo perdere tempo.
Ecco perché stiamo lavorando ad un Piano Strategico che punti a coinvolgere tutti gli attori territoriali: un piano di emergenza che dovrà produrre i primi effetti subito, grazie a misure concrete e mirate, sorreggendo anche le più piccole realtà. Questa è una sfida importante, oserei dire epocale, a cui il sistema Piacenza dovrà rispondere con unità d’intenti, lungimiranza e con grande coraggio. È in gioco il nostro futuro, ma soprattutto quello dei nostri figli.
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