Serena Bortone, racconto l’Italia tra crisi e riscatto
08 Agosto 2020 15:49
(ANSA) – ROMA, 08 AGO – “Un racconto collettivo e insieme individuale, uno sguardo sul Paese che può farcela e deve farcela, ma anche uno spazio per storie singole di amicizia, amore, sentimenti, con l’obiettivo di restituire la voglia di continua evoluzione dell’Italia”: è la sfida raccolta da Serena Bortone con ‘Oggi è un altro giorno’, il programma che dal 7 settembre aprirà il nuovo pomeriggio di Rai1, dal lunedì al venerdì alle 14. “Il titolo che abbiamo scelto sottolinea l’idea che ogni giorno possa essere un altro giorno nel nostro quotidiano, reso ancora più complesso dal Covid e della crisi economica: siamo un Paese che sta attraversando una crisi, certo, ma sempre pieno di risorse, di forza d’animo e di capacità di sdrammatizzare”, dice all’ANSA la giornalista, autrice e conduttrice che ha lasciato dopo tre anni l’arena politica di Agorà su Rai3 “per dare voce a storie, fatti, persone che fanno andare avanti l’Italia, tra luci e ombre, abbattimento e speranza. Perché andare avanti non vuol dire per forza riscatto e successo, ma anche mettersi in discussione, analizzare un momento di difficoltà o di dolore”. Lo spunto “saranno le notizie: la mia chiave di racconto – spiega – sarà ancora l’attualità, più stringente o magari più inaspettata, per ragionare su ciò che in questo ‘altro giorno’ vogliamo diventare”. Spazio, quindi, a incontri, confronti, testimonianze drammatiche, divertenti, romantiche, curiose, contrastate. “Avremo momenti di talk: il dibattito attraverso il confronto di idee è la chiave di racconto mutuata da Agorà. Entrerò in studio come sempre senza un’idea preconcetta, pronta al confronto acceso, perché il bello del pluralismo è anche accalorarsi per un’idea. Ma avremo anche faccia a faccia con singoli ospiti, personaggi famosi e non, portatori e testimoni di storie, commentatori che potranno anche suggerire o promuovere battaglie o campagne sociali o aiutarci a intercettare i cambiamenti del costume. I politici? Non metto alcun lucchetto: ci saranno quando saranno funzionali al racconto di quel giorno che stiamo vivendo”. (ANSA).
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