Human Factors, l’Italia al Sundance
30 Gennaio 2021 19:03
(ANSA) – NEW YORK, 30 GEN – Una famiglia europea modello, genitori benestanti, figli bilingui, una casa vacanze al mare sulla costa belga, un microcosmo familiare all’apparenza perfetto eppure l’inevitabile fallimento. ‘Human Factors’, del regista altoatesino Ronny Trocker, unico italiano in concorso al Sundance Film Festival nella sezione World Cinema Dramatic Competition, parte proprio da questo microcosmo familiare, con tutte le difficoltà di comunicazione al suo interno, per affrontare una verità più grande difficilmente controvertibile, quella di un macrocosmo dove una realtà iper-mediatizzata rende quasi impossibile comunicare. E basta poco per minare una perfezione solo di facciata. Così un misteriosa effrazione in casa fa venire a galla le tensioni latenti tra Nina (Sabine Timoteo) e Mark (Mark Waschke) che insieme hanno un’agenzia pubblicitaria di successo. All’inizio l’intrusione in casa sembra avvicinare la famiglia invece poi contribuisce a scardinare i rapporti e la fiducia reciproca, mostrando la fragilità della verità e il potere che può assumere ogni prospettiva individuale. E crolla anche il mondo dei due figli, Emma (Jule Hermann) e Max (Wanja Valentin Kube). “Volevo raccontare il malessere generale che c’è nella nostra società contemporanea partendo dal microcosmo della famiglia. Il film è costruito sulle molteplici prospettive dei personaggi – spiega Ronny Trocker che nel 2017 a Orizzonti a Venezia ha portato Gli Eremiti -: ognuno percepisce dal proprio punto di vista i fatti che accadono. Un aspetto formale che può non solo aiutare a scavare più a fondo nei conflitti familiari, ma anche offrire allo spettatore diversi punti di accesso alla storia e ai personaggi stessi”. “Il film ha diverse prospettive – ha aggiunto in un video introduttivo al suo lavoro per il Sundance Film Festival -. Può essere sulla comunicazione o sulla non comunicazione, su ciò che vediamo, sentiamo o su ciò che non vogliamo vedere o sentire. O anche come vediamo le cose diversamente a seconda del punto di vista”. (ANSA).
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