Usa e 13 alleati ‘preoccupati’ per l’esito dell’indagine Oms

31 Marzo 2021 05:50


(ANSA) – WASHINGTON, 30 MAR – Gli Stati Uniti e 13 Paesi alleati hanno espresso in una nota congiunta “preoccupazione” per l’esito dell’indagine sulle origini del Covid-19 svolto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e hanno esortato la Cina a fornire “pieno accesso” agli esperti. Nel documento si afferma che la missione sostenuta dall’Oms in Cina “è stata notevolmente ritardata e non ha avuto accesso a dati e campioni completi e originali”. “È fondamentale che gli esperti indipendenti abbiano pieno accesso a tutti i dati, alla ricerca e alle persone coinvolte negli studi su esseri umani, animali e fattori ambientali nelle prime fasi dell’epidemia”. I Paesi che hanno firmato la dichiarazione congiunta sono: Australia, Gran Bretagna, Canada, Giappone e Corea del Sud, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia e Slovenia, oltre agli Stati Uniti. Assumendo una posizione antitetica rispetto a quella dell’ex presidente Usa Donald Trump, che aveva deciso di lasciare l’Organizzazione mondiale della sanità, ora gli Stati Uniti hanno ripreso la collaborazione con l’organismo sanitario delle Nazioni Unite. (ANSA).

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