Nel 2025 in Italia i pagamenti elettronici supereranno il contante

22 Dicembre 2021 06:00

Il boom dell’e-commerce e l’evoluzione dei pagamenti porterà i mezzi elettronici a superare il contante anche in Italia entro la fine del 2025

Nel 2025 il contante costituirà una parte minoritaria delle transazioni e verrà superata dai mezzi elettronici. Una stima pubblicata nei giorni scorsi da una azienda di consulenza del settore che ha fatto il giro delle principali testate nazionali e non.

Tra meno di quattro anni il sorpasso dell’elettronico

I pagamenti elettronici sono il futuro degli scambi, nel mondo come in Italia. Sembra esserne certo un rapporto che negli ultimi giorni sta facendo discutere. Si tratta della previsione di Ey Digital Payments, azienda di servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, secondo cui da qui al 2025 i pagamenti elettronici costituiranno il 50% del totale delle transazioni. In altre parole un pagamento su due avverrà senza l’utilizzo del contante. Un risultato importante che supera di gran lunga le cifre ipotizzate inizialmente dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, che nel 2020 aveva stimato un 33% del totale dei pagamenti. La pandemia potrebbe aver certamente inciso sui valori in campo, facendo propendere la bilancia per i pagamenti digitali.

In particolare nel sondaggio condotto da EY poi rilanciato dalle testate a livello nazionale, il 71% delle aziende del settore intervistate sostiene che l’utilizzo dei pagamenti elettronici aumenterà “fino al 50%”, il 25% degli intervistati parla di un incremento “fino al 75%” e un altro 4% un aumento “oltre il 75%”.

È bene specificare, a onor di cronaca, che tra gli intervistati figuravano anche tutte le principali realtà del mondo dei pagamenti elettronici e dei sistemi di pagamento più diffusi. Un campione che, di per sé, sarà decisamente orientato sullo sviluppo di mezzi di nuova generazione e alla larga diffusione di quelli già disponibili.

Lo spirito del tempo è elettronico

Strettamente connesso alla diffusione dei pagamenti elettronici vi è, ovviamente, l’evoluzione del commercio al dettaglio. Prima legato alla natura fisica dei negozi e della grande distribuzione, oggi la forma distributiva in rapida ascesa è quella via internet. Una crescita in parte eredità di una dinamica attiva nell’ultimo decennio, in parte prodotto indiretto della pandemia e del distanziamento sociale che ha favorito gli acquisti da casa. Indicativi i numeri contenuti nell’ultimo aggiornamento di Istat, secondo il quale nel periodo gennaio-ottobre 2021 la grande distribuzione ha registrato un incremento del 5,0% rispetto al 2020, i piccoli negozi un +8,4% e il commercio elettronico addirittura +18,3%.

Nel confronto con il 2015 il commercio online risulta essere ancora più in rapida ascesa. Nel mese di ottobre 2021 il valore delle vendite via web è più elevato del 166% rispetto a sei anni fa. Negli ultimi mesi del 2020, segnati dalle restrizioni, si è registrato un +298% (dicembre 2020). Valori impensabili per la grande distribuzione (+16,9% negli ultimi sei anni) e per i negozi su piccole superfici (+6,3%).

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