Addio a Raffaella Pelizzari. “Pepe era una persona forte e amava il suo lavoro”

17 Febbraio 2022 03:00

La chiamavano “pepe”, diminutivo di “peperino”. Aveva un bel carattere Raffaella Pelizzari, da tanti anni impiegata negli uffici di Altrimedia in via Giarelli. Discreta ma per nulla remissiva, Raffaella è scomparsa prematuramente a 51 anni, lasciando il marito Roberto Ghezzi e la mamma Teresa: i funerali, celebrati l’altro pomeriggio a Gragnano, hanno offerto l’occasione di ricordare una volta in più questa giovane donna, appassionata del suo lavoro ma anche di tanto altro.

Raccontare in poche righe la vita di una persona non è mai facile: se quella persona poi ha sempre cercato di non invadere gli spazi altrui, certo è più difficile. Raffaella, nei ricordi del marito Roberto, è così: “un po’ introversa, cercava sempre di capire gli altri ma senza essere prevaricante: preferiva piuttosto fare un passo indietro”. Eppure, va detto perché così era, definirla remissiva sarebbe un errore: “aveva un bel carattere – spiega ancora il marito – la chiamavano ‘pepe’, diminutivo di “peperino”. Era una persona forte”.

Forte e appassionata del suo lavoro: “non saprei dire da quanti anni fosse ad Altrimedia – ammette Roberto – ma so che il suo lavoro le piaceva molto: era precisa, si arrabbiava se le cose non andavano come avrebbero dovuto. Nel periodo del lockdown era in smart-working: a casa le avevo allestito un tavolino su cui poter mettere il computer, le avevo acquistato delle cuffie con il microfono. Le ho scattato una foto in quel periodo, era contenta. E si arrabbiava se per caso la distraevo un attimo. È stata una batosta quando per motivi di salute ha dovuto lasciare il lavoro”.

Ride Raffaella in quell’immagine, la felpa rossa, gli occhiali e le cuffie con il microfono a cui sta parlando. Con Roberto si erano sposati ventitré anni fa: “Ma sono passati veloci” ci tiene a dire lui. “Raffaella aveva iniziato a lavorare in una piccola fabbrica, nella quale faceva uno stage una mia amica che accompagnavo a lavorare – ricorda il marito – un giorno mi sono fermato per un problema a un macchinario, sono passato in ufficio e ci siamo visti: lei poi ha chiesto informazioni su di me alla mia amica. Ci siamo ritrovati a uscire noi quattro e poi…”. E poi è andata come sempre va quando si trova la persona giusta: Roberto e Raffaella evidentemente lo erano, l’uno per l’altra.

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