Premio Gazzola al castello di Viustino. Lunedì 16 la cerimonia di premiazione

11 Maggio 2022 13:09

Il Castello di Viustino, nei pressi di San Giorgio, è il protagonista della sedicesima edizione del Premio Piero Gazzola per il restauro del patrimonio monumentale piacentino. Nel corso di una cerimonia che si terrà lunedì 16 maggio alle 18 all’Auditorium della Fondazione, il riconoscimento sarà consegnato a Guido Guardabassi, proprietario del Castello, e all’architetto Isabella Tampellini, che ha curato il restauro.

Istituito nel 2006 alla memoria dell’architetto piacentino (1908-79) che ha ricostruito il bombardato Ponte Pietra a Verona, co-fondato l’ICOMOS, ed è stato uno dei due autori principali della Carta Internazionale del Restauro, detta “Carta di Venezia” (1964), il Premio Gazzola nei suoi sedici anni di vita ha riconosciuto la qualità degli interventi conservativi di palazzi, ville, castelli, torri, chiese e cicli pittorici.

Nell’albo d’oro dell’iniziativa, che fin dal suo avvio ha come sponsor d’eccezione la Banca di Piacenza e la Fondazione di Piacenza e Vigevano,  figurano Palazzo Anguissola di Grazzano nel 2006  e, a seguire, Palazzo Ghizzoni Nasalli, Palazzo Paveri Fontana di Castelsangiovanni, Rocca Anguissola Scotti di Agazzano, Chiesa dei Teatini, Palazzo Mischi, Palazzo Rocci Nicelli, Palazzo Chiapponi, Palazzo Douglas Scotti di San Giorgio, Palazzo Cigala Fulgosi, Castello Barattieri di  San Pietro in Cerro, Il Duomo di PIacenza e gli affreschi del Guercino, la cupola del Pordenone in Santa Maria di Campagna, Torre di Montebolzone, Palazzo Galli e, ora, il Castello di Viustino.

“Gli italiani si trovano nella terra che possiede la maggior parte degli oggetti d’arte e contributi umani alla bellezza del mondo: è un grande vantaggio ma anche un peso economico non trascurabile, per le cure continue che ne richiede la conservazione – sottolinea Domenico Ferrari Cesena, anima del Premio Gazzola –. Il compito di tramandare nelle migliori condizioni possibili il nostro enorme patrimonio culturale (e di memorie) deve essere svolto da tutti i soggetti in grado di occuparsene, senza indugi e senza esitazioni. Questa è un’impresa che non si può arrestare, né può contemplare pause di esecuzione: i tesori da salvare sono troppi, troppo importanti e troppo precari per tollerare sospensioni, o interventi a singhiozzo. Per questo il Premio è stato istituito nel 2006, con lo scopo di suscitare e alimentare l’attenzione sul tema dei restauri e ringraziare a nome della comunità coloro che se ne sono fatti promotori”.

 

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