Riparte la costruzione della Grande muraglia verde che taglierà e aiuterà l’Africa

23 Giugno 2022 14:00

Riprende forza e slancio il progetto della “Grande muraglia verde”, l’ambizioso progetto iniziato nel 2007 che vuole creare entro il 2030 una barriera di alberi che percorra il continente africano da ovest a est con l’obiettivo di bloccare la desertificazione e creare milioni di ettari di nuovi habitat naturali.
Proprio in questi giorni sono stati mobilitati 1,6 miliardi di dollari per l’accelerazione del progetto in Niger, i fondi rientrano tra i 19 miliardi di finanziamenti concordati in occasione del vertice One Planet svoltosi lo scorso gennaio a Parigi, in Francia.
La “Grande muraglia verde” è patrimonio comune di una ventina di Paesi, quali Algeria, Burkina Faso, Benin, Ciad, Capo Verde, Gibuti, Egitto, Etiopia, Libia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Senegal, Somalia, Sudan, Gambia e Tunisia.
L’obiettivo è fermare l’avanzata del deserto attraverso la creazione di una fascia di alberi, ma anche promuovere lo sviluppo locale. Interessa soprattutto la fascia a sud del Sahara, area fragile particolarmente esposta a crisi ricorrenti e dovrebbe estendersi a quella a nord del Sahara. La desertificazione, il cambiamento climatico e il degrado del suolo hanno un forte impatto sulle principali leve della crescita economica, della coesione sociale, della stabilità e della sicurezza negli stati del Sahel-Sahara.
LA PIÙ GRANDE STRUTTURA VIVENTE DEL PIANETA
Il sito web ufficiale definisce la Great green wall “un movimento guidato dall’Africa con un’ambizione epica di far crescere una meraviglia naturale di ottomila chilometri del mondo attraverso l’intera larghezza dell’Africa. Dopo un decennio e circa il 15% in corso, l’iniziativa sta già riportando in vita i paesaggi degradati dell’Africa a una scala senza precedenti, fornendo sicurezza alimentare, posti di lavoro e un motivo di soggiorno per i milioni di persone che vivono lungo il suo cammino”.
Il “Muro” promette di essere “una soluzione convincente alle numerose e urgenti minacce non solo per il continente africano, ma per la comunità globale nel suo insieme, in particolare il cambiamento climatico, la siccità, la carestia, i conflitti e le migrazioni. Una volta completata, la Grande muraglia verde sarà la più grande struttura vivente del pianeta, tre volte più grande della Grande barriera corallina”.

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