Gas, ma non solo: l’Italia punta sulll’Algeria,
la Ue sull’Azerbaigian

19 Luglio 2022 13:55

Due accordi, dieci memorandum d’intesa, un protocollo di cooperazione e due dichiarazioni di intesa. Questi i documenti firmati ieri ad Algeri, durante il quarto vertice intergovernativo Italia-Algeria.
A sottoscrivere i 15 documenti la delegazione italiana, composta dai ministri Luigi Di Maio (Esteri), Luciana Lamorgese (Interni), Marta Cartabia (Giustizia), Roberto Cingolani (Transizione ecologica), Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibili), Elena Bonetti (Pari opportunità) e dai vertici di Invitalia, Confapi, Isim e Aifa.

ENERGIA E RINNOVABILI
Il memorandum intende istituire una cornice di cooperazione per lo sviluppo di programmi energetici nell’ambito dell’energia rinnovabile. Si prevedono iniziative di cooperazione e partnership economiche per promuovere lo scambio di informazioni, l’assistenza reciproca e la ricerca e sviluppo in materia di energie rinnovabili e di efficientamento energetico, tramite consultazioni, visite di studio e la promozione di investimenti in materia di rinnovabili.
GIUSTIZIA
Il protocollo intende rafforzare la cooperazione tra i rispettivi Ministeri della Giustizia attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze in materia giudiziaria (in particolare, nella formazione del personale giudiziario), carceraria (reinserimento sociale dei detenuti e prevenzione della radicalizzazione nelle strutture carcerarie) e di modernizzazione e digitalizzazione della giustizia.
LOTTA A CORRUZIONE
L’intesa mira a sviluppare la cooperazione bilaterale nell’ambito della trasparenza, della prevenzione e della lotta alla corruzione attraverso la condivisione di buone pratiche in materia di: elaborazione e attuazione di strategie nazionali per la prevenzione e la lotta alla corruzione; e in materia di sviluppo di programmi di formazione, sensibilizzazione, e di studi accademici.
LAVORI PUBBLICI E INFRASTRUTTURE
Il memorandum intende sviluppare e rafforzare la cooperazione nel settore dei lavori pubblici, e in particolare di strade, autostrade, ponti e altre grandi opere, comprese le infrastrutture portuali e marittime.
PARI OPPORTUNITÀ
Il memorandum mira a favorire scambi di politiche, strategie, buone prassi e esperienze in materia di sviluppo sociale e di sostegno ai soggetti vulnerabili.
STARTUP
Il memorandum intende favorire lo sviluppo di ecosistemi di startup dei due Paesi, analizzando potenziali iniziative congiunte per promuovere le reciproche esperienze attraverso lo scambio di buone pratiche, la facilitazione della mobilità delle startup tra i due Paesi.
INVESTIMENTI
L’intesa mira a favorire la cooperazione nel settore della promozione degli investimenti attraverso scambi di informazioni, il supporto reciproco agli operatori economici intenzionati ad investire nei due Paesi e iniziative di formazione.
MICROIMPRESE
L’accordo è teso ad approfondire la cooperazione economica, commerciale e tecnica tra Confapi e Anade, incoraggiando le microimprese italiane a investire in Algeria e offrendo assistenza tecnica soprattutto nel settore delle catene agroalimentari, del tessile e dell’olio.
INDUSTRIA FARMACEUTICA
Il memorandum intende istituire lo scambio di informazioni ed esperienze, lo sviluppo di progetti congiunti di cooperazione nei settori della formazione, dello scambio di esperienze in materia di sperimentazioni cliniche, del partenariato nel campo dell’industria farmaceutica attraverso la costituzione di joint venture e la delocalizzazione dei siti produttivi italiani verso l’Algeria.
FARMACI
L’intesa mira a facilitare lo scambio di informazioni, documenti e buone prassi in materia di regolamentazioni e prodotti farmaceutici. Essa prevede inoltre che le parti sviluppino dei progetti di formazione e perfezionamento del personale di Aifa e Anpp.
COOPERAZIONE SCIENTIFICA
Con la Dichiarazione le parti si impegnano a sviluppare la ricerca scientifica, tecnologica e nel settore dell’innovazione, promuovendo programmi multilaterali, soprattutto nell’ambito di quelli europei (Horizon Europe 2021-2027). Tra le principali aree di cooperazione rientrano la sicurezza alimentare, la sicurezza energetica, l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione, anche attraverso la sottoscrizione di futuri memorandum d’intesa.
PATRIMONIO STORICO E CULTURALE
Accordo di cooperazione nel campo della protezione e della promozione del patrimonio storico e culturale.
COOPERAZIONE INDUSTRIALE E TECNOLOGICA
Il memorandum intende istituire una cornice di cooperazione per lo sviluppo di programmi e progetti, anche attraverso investimenti congiunti tra il settore pubblico e quello privato, in numerosi settori industriali, tra cui l’industria metallurgica, chimica, plastica, agroalimentare, tessile e cantieristica. La cooperazione potrà prendere la forma, tra gli altri, dello scambio di informazioni, dell’assistenza tecnica, della promozione di partenariati industriali e di programmi di formazione.
COOPERAZIONE SUL MARMO
Il memorandum prevede lo sviluppo di progetti congiunti nel settore del marmo, anche attraverso la creazione di un Centro tecnico-scientifico-tecnologico con finalità di formazione.
FORMAZIONE DIPLOMATICA
Dichiarazione d’intenti sulla promozione della cooperazione bilaterale nel campo della formazione diplomatica e della ricerca accademica negli studi sulle relazioni internazionali. Mira a promuovere la cooperazione tra gli istituti incaricati della formazione diplomatica attraverso scambi di esperienze e informazioni, nonché programmi congiunti di formazione dedicati al personale diplomatico.

L’EUROPA PUNTA SULL’AZERBAIGIAN
Raddoppiare fino a 20 miliardi di metri cubi all’anno le importazioni di gas azero entro il 2027. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è volata ieri a Baku per siglare un protocollo d’intesa con l’Azerbaigian per aumentare i flussi di gas in arrivo al Continente dal giacimento gigante di Shah Deniz nel settore azero del Mar Caspio, nel quadro del suo lavoro di diversificazione dei fornitori dalla Russia.
“Con questo protocollo d’intesa, stiamo aprendo un nuovo capitolo nella nostra cooperazione energetica con l’Azerbaigian, un partner chiave nei nostri sforzi per abbandonare i combustibili fossili russi”, ha annunciato in conferenza stampa a Baku la presidente dell’esecutivo, affiancata dal presidente azero Ilham Aliyev.
L’Ue sta cercando fornitori alternativi alla Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca e la decisione assunta a livello politico di dire addio ai combustibili fossili importati dalla Russia al più tardi entro il 2027. Secondo la Commissione europea, l’Azerbaigian sta già aumentando le consegne di gas naturale nell’Ue da 8,1 miliardi di metri cubi registrati a fine 2021 a 12 miliardi di metri cubi previsti nel 2022, si legge nella nota dell’Esecutivo comunitario.
Il gas naturale proveniente dalla regione arriva in Europa attraverso il corridoio meridionale del gas, il Southern Gas Corridor, una vera e propria infrastruttura di approvvigionamento di gas naturale dalle regioni del Caspio e del Medio Oriente all’Europa, che si basa su tre componenti principali: il South Caucasus Pipeline (Scp), il gasdotto che arriva al confine tra Georgia e Turchia; il gas azero, dopo essere arrivato in Turchia, prosegue poi attraverso il Tanap (Trans Anatolian Pipeline) al confine turco-greco a Kipoi, che attraversa la Grecia e l’Albania e il Mar Adriatico; prima di approdare in Italia, a San Foca (in Puglia) attraverso il gasdotto Tap (Trans Atlantic Pipeline).
Proprio il Tap avrà un ruolo particolarmente importante per l’aumento dei flussi di gas azero, dal momento che è l’ultimo tratto del Corridoio meridionale del gas che va dalla Grecia all’Italia, e Bruxelles prevede la necessità di lavori aggiuntivi per aumentare i flussi dagli attuali 8,1 miliardi di metri cubi registrati a fine 2021 ai 12 del prossimo anno, ha spiegato un funzionario europeo spiegando i dettagli del memorandum. A novembre sono previsti i primi “stress test” per comprendere le potenzialità di un aumento di flussi attraverso l’infrastruttura del Tap che, in quanto progetto di interesse comune europeo (Pci), è stato finanziato con sovvenzioni europee e lo stesso sarà per i lavori aggiuntivi.
Dato l’obiettivo di aumentare i volumi di gas, il memorandum contiene anche un impegno a ridurre le emissioni di metano lungo l’intera catena di approvvigionamento del gas dal momento che il metano è tra i peggiori gas inquinanti atmosferici che contribuisce ai cambiamenti climatici. Intrappola più calore rispetto alla CO2, ma si decompone nell’atmosfera più rapidamente, quindi impegnarsi per tagliare queste emissioni dovrebbe avere un impatto più rapido sul surriscaldamento globale.
Non solo gas, Bruxelles punta su Baku anche in termini di energia pulita, in particolare eolico offshore e idrogeno verde. Con il memorandum, ha riferito von der Leyen, “stiamo gettando le basi per una solida cooperazione in quell’area. Quindi, gradualmente, l’Azerbaigian si evolverà dall’essere un fornitore di combustibili fossili a diventare un partner di energia rinnovabile molto affidabile e importante per l’Unione Europea”, ha detto.
Von der Leyen ha parlato dell’Azerbaigian come di un partner “affidabile” dal punto di vista energetico. Lo stesso aveva detto, appena un mese fa, dell’Egitto, quando era volata al Cairo a metà giugno per siglare un memorandum d’intesa con cui Egitto e Israele si sono impegnati a incrementare le esportazioni di gas naturale verso il Continente. Nel quadro del suo piano ‘RepowerEu’ per liberarsi dagli idrocarburi in arrivo da Mosca, Bruxelles stima che sarà necessario aumentare le sue importazioni di gas da fonti non russe, principalmente gas naturale liquefatto (+50 miliardi di metri cubi), ma anche gas proveniente da gasdotto (+10 bcm) visti i limiti infrastrutturali di molti Paesi membri UE che dispongono di pochi rigassificatori sul proprio territorio. L’Ue ha già siglato un accordo con gli Stati Uniti per la consegna di almeno 15 miliardi di metri cubi di Gnl nel 2022 e circa 50 miliardi di metri cubi all’anno almeno fino al 2030.

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