“Per il futuro puntiamo sull’automazione”: così Ibm blocca 7.800 assunzioni

06 Maggio 2023 05:00

Arvind Krishna, amministratore delegato di Ibm

Ibm sposa in pieno la scommessa sull’intelligenza artificiale e ha allo studio un piano che prevede di sostituire il 30% dei dipendenti con l’automazione.
A dare l’annuncio della svolta è stato il numero uno del colosso informatico americano Arvind Krishna, che ha spiegato come saranno sospese 7.800 nuove assunzioni nell’area di back office, per essere sostituite con l’Intelligenza artificiale. “E nei ruoli non rivolti alla clientela che impegnano circa 26.000 dipendenti – ha aggiunto -potrei facilmente vedere il 30% sostituito dall’intelligenza artificiale e dall’automazione in un arco di 5 anni”.
La mossa di Ibm rappresenta uno degli interventi più massicci nel modo di ripensare la gestione e l’organizzazione della forza lavoro in risposta alle nuove frontiere della tecnologia.
E anche se per ora questa rivoluzione avrà un impatto solo sulle mansioni più standardizzate, come quelle di tipo amministrativo, fa prefigurare i possibili sviluppi e ricadute sul fronte dell’occupazione in un processo disseminato di rischi, a partire dalla minaccia di amplificare le disuguaglianze e determinare profonde disfunzioni nel mercato del lavoro.
Il progetto di Krishna prevede che le mansioni più banali, come le lettere di lavoro o il trasferimento di dipendenti da un reparto all’altro, sarà automatizzato. Mentre altre funzioni, che riguardano l’analisi della composizione e della produttività della forza lavoro, probabilmente non sarà sostituito nel prossimo decennio.
Ibm impiega attualmente circa 260.000 lavoratori e continua ad assumere per lo sviluppo di software e ruoli a contatto diretto con la clientela.
“Trovare talenti è più facile oggi rispetto a un anno fa”, sottolinea il numero uno della società, che però all’inizio di quest’anno aveva già annunciato un piano di tagli al personale che potrebbe coinvolgere cinquemila dipendenti.

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