Laura, il dolore di 4 anni in casa, poi la rinascita nella recitazione. Ora è in “Doc 3”

14 Ottobre 2023 03:00

Nei panni di donna Anna nel “Don Giovanni” a teatro

Aveva 18 anni, Laura Cravedi, e non usciva di casa ormai da quattro, “Ero come chiusa in un bozzolo, non capivo la mia strada…”. Un vortice, buio, la casa che diventa prigione. Una sera, però, era sul divano a guardare la tv. Tra le mani una biografia di Jim Morrison e un boccettino di fiori di Bach, per cercare di calmarsi. No, non riusciva a dormire. Mentre sfoglia il libro, inizia a scorrere alla tele la pubblicità. Uno spettacolo teatrale, Notre dame de Paris, una tournée internazionale. Pochi secondi di réclame spalancano la porta fino a quel momento psicologicamente chiusa da un doppio lucchetto.

«Mi sono emozionata, è stato come se dentro di me scoppiasse quella bolla che mi ero costruita», ricorda Laura, ancora con la stessa identica emozione nella voce, oltre ogni perfetta dizione. Corre dalla mamma, la sveglia, “Mamma, mamma”. Lei si preoccupa, pensa a una delle solite crisi, “Mamma, sono seria, voglio fare teatro”. Silenzio. La mamma le dice “Ci proviamo, ci proviamo”, e la abbraccia. Così Laura Cravedi, oggi 23enne, è uscita dalla casa di Pieve Dugliara (Rivergaro), neppure un mese dopo, ed è diventata dopo il diploma all’accademia “Fondamenta” di Roma quello che sentiva di essere senza fino a quel momento riuscire a dargli un nome: un’attrice.

Ora è sul set come co-protagonista di “Doc 3”, per la regia di Jan Michelini con Luca Argentero (le puntate andranno in onda da gennaio), ma già si è fatta notare dalla critica in – solo per citarne alcuni – “Il più bel giorno della nostra vita” con Aldo, Giovanni e Giacomo, “Raul Gardini”, “Il Paradiso delle Signore”, “La scuola Cattolica”, “Aminta”. Giovedì sera, su Rai Uno, la vedremo in Rai in “Blanca”.

“Quando sei nella difficoltà non riesci a vedere il domani. Ma se ti si apre la porta del futuro, beh, riesci ad andare persino oltre alla vita”, spiega Laura.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

Sul set di “La scuola cattolica”

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