Finanziamenti emergenza alluvione, 75 domande accolte a Piacenza

07 Ottobre 2016 13:32

alluvione a Roncaglia - mattina del 15 settembre (62)-800

Sono 75 le richieste di contributi statali accolte dal Comune di Piacenza presentate dai residenti per i risarcimenti a seguito dell’alluvione di Roncaglia, per un importo complessivo di 1.144.000 euro di danni esposti. A queste si aggiungono due domande ricevute oltre il termine del 29 settembre – pertanto, necessariamente respinte – per un totale di 77 istanze, pari al 30% delle 254 schede “B” che i cittadini interessati avevano compilato nel 2015, riguardanti le abitazioni private e i beni mobili.

I finanziamenti messi a disposizione dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile – con l’ordinanza 374, emanata nell’agosto scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – riguardano tutte le emergenze per calamità naturali che si sono verificate tra il 2013 e il 2015 in Emilia Romagna e ammontano a 45 milioni di euro per l’intero territorio regionale. La somma erogabile per ogni pratica coprirà, sino a esaurimento dei fondi, una percentuale dei danni subiti, con un tetto massimo di 150 mila euro per ogni richiesta e i seguenti limiti: fino all’80% per le abitazioni principali, fino al 50% per le altre case di proprietà e, per quanto riguarda i beni mobili, non più di 300 euro per ogni cucina, camera o sala allagata.

Complessivamente, nei diversi Comuni della provincia di Piacenza colpiti dall’alluvione del settembre 2015, sono 175 le domande di accesso ai fondi nazionali presentate dagli aventi diritto.

Il termine per la presentazione delle domande da parte dei cittadini privati è scaduto il 29 settembre scorso, mentre per le aziende l’iter prevede tempi più lunghi.

“Le erogazioni sono più vicine anche grazie al fondamentale e rigoroso lavoro dei Comuni – ha spiegato il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, che per conto del Governo ha messo a punto la riforma nazionale in tema di ricostruzione e di risarcimenti ai privati a seguito di eventi calamitosi.

IL COMUNICATO DEL COMUNE DI PIACENZA

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