Obbligo di pulire la pipì dei cani, il Comune si costituirà in giudizio
20 Gennaio 2016 17:31
Il Comune si costituirà in giudizio davanti al tribunale amministrativo regionale nel ricorso promosso dall’avvocato Cristina Balteri, presidente della sezione piacentina dell’Enpa, contro l’ordinanza sulla pipì dei cani. Lo ha deliberato ieri la giunta, al fine di “resistere alle pretese della parte ricorrente per difendere la legittimità degli atti adottati”.
Oggetto del contendere l’ordinanza numero 621 a firma dirigenziale emanata il 9 ottobre del 2015 che impone “a tutti i proprietari o detentori di cani di pulire immediatamente le deiezioni liquide dei loro animali su marciapiedi, strade, piazze portando con sé opportuni contenitori d’acqua alla quale non devono essere aggiunte sostanze detergenti e/o solventi”. L’inosservanza delle disposizioni comporta sanzioni da 25 a 500 euro. Il provvedimento, emanato per la prima volta a luglio aveva da subito scatenato le polemiche: in molti infatti sostengono che l’ordinanza sia priva dei presupposti sanitari. Al fine di far fare un dietrofront al Comune era quindi nato il comitato “Io sto con il mio cane”, con centinaia di adesioni via facebook e l’avvocato Balteri aveva subito promosso l’impugnazione al Tar. La causa era però caduta in ragione del nuovo e contestuale provvedimento adottato in ottobre da palazzo Mercanti che aveva revocato quello di luglio e modificato i presupposti giuridici dell’obbligo. L’avvocato Balteri ha però impugnato anche l’ordinanza-bis. Ieri il Comune ha deciso di costituirsi in giudizio. Ancora da fissare la data della prima udienza.
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