Comunità montane addio, nasce l’Unione del Piacentino. Primo caso in Regione
29 Ottobre 2013 17:26
È nata la prima Unione del Piacentino sulle ceneri della comunità montana dell’Appennino. È il primo caso in Regione, insieme a quello del Bolognese, di conclusione dell’iter di trasformazione delle vecchie comunità montane nate nel 1971. Oggi alla firma del patto, insieme agli otto sindaci coinvolti (Bobbio, Coli, Cerignale, Ottone, Zerba, Piozzano, Travo, Cortebrugnatella) e agli ex presidenti della comunità montana, i rappresentanti dell’Anci regionale e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Simonetta Saliera. Il primo gennaio del 2014, a seguito dei processi di fusione tra i Comuni della Regione (richiesta di fusione dei Comuni è stata presentata a Piacenza sono in sei comuni dell’alta Valtrebbia), nasceranno quattro nuovi mega-Comuni al posto di dodici esistenti e saranno associati 348 Comuni in 46 ambiti ottimali. Oggi in Valtrebbia si è chiuso un ciclo e se ne è aperto un altro. “La Regione sarà al vostro fianco, uniti saremo più forti” ha detto la Saliera. Nel frattempo, il ministro Graziano Delrio ha annunciato che a maggio le Province non andranno al voto e diventeranno enti di secondo grado, quindi non eletti dal popolo: le Unioni diventeranno quindi fondamentali nell’assorbimento delle funzioni delle Province, che diventeranno “agenzie” al servizio dei municipi.
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