Imprese in crisi, 33 fallimenti in un anno

Nel 2024 casi raddoppiati rispetto a 4 anni prima. Il comparto più colpito è stato quello manifatturiero con 10 liquidazioni giudiziali, seguito da trasporti e magazzinaggio (6), commercio (5) ed edilizia (4)

Thomas Trenchi
15 aprile 2025|4 giorni fa
La sede della Camera di Commercio di Piacenza © Libertà
La sede della Camera di Commercio di Piacenza © Libertà
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Negozi, ristoranti, imprese edili, attività logistiche e non solo: sono 33 le aziende del Piacentino che nel 2024 sono state dichiarate fallite – o, secondo la nuova definizione tecnica, entrate in liquidazione giudiziale. Un numero più che doppio rispetto a quello registrato nel 2020, quando i casi erano stati 14. Un trend in costante crescita che riflette le difficoltà del tessuto economico, con crisi settoriali, rincari e instabilità.
Il comparto più colpito è quello manifatturiero, con 10 fallimenti, seguito da trasporti e magazzinaggio (6), commercio (5) e edilizia (4). Chiuse anche due agenzie immobiliari, due ristoranti, un’attività nel settore delle scommesse, una nei servizi alle imprese, una nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e una nelle attività estrattive. Nessun settore sembra immune.
«È una tendenza che riflette le crescenti difficoltà che molte imprese stanno affrontando a causa dell’instabilità economica, dell’aumento dei costi e della pressione competitiva», commenta Filippo Cella, vicepresidente vicario della Camera di commercio dell’Emilia. «A ciò - prosegue Cella - si aggiungono le incertezze legate al contesto internazionale, come i nuovi dazi da parte degli Stati Uniti».
Nel 2024, a livello nazionale, si è registrato un aumento del 17,2% dei fallimenti d’impresa. Il Nord-Ovest è l’area più colpita, con la Lombardia in testa.