Centro Padane: Satap è l’unica interessata alle quote della Provincia
19 Settembre 2013 12:57
E’ della Satap di Torino l’unica offerta pervenuta per il pacchetto azionario della partecipazione in Centro Padane che la Provincia di Piacenza ha deciso di cedere. E’ scaduto ieri, 18 settembre, il termine di presentazione delle offerte. L’intero pacchetto azionario prevede 27,01 euro per singola azione (a fronte di un prezzo a base d’asta di 26,85 euro) per un importo complessivo pari a 7.668.517,14 euro. La società ha allegato una polizza fideiussoria come cauzione, come previsto dal bando di gara, pari a 152.461,82 euro (vale a dire il 2% del prezzo a base d’asta). Il 28 giugno scorso il Consiglio provinciale aveva deliberato di procedere alla cessione della partecipazione azionaria della Provincia di Piacenza nella società Centro Padane; una decisione, quest’ultima, motivata dalla notevole riduzione dei trasferimenti erariali per le Province, dalla necessità di ottimizzare il controllo delle risorse, la capacità gestionale e l’efficienza produttiva dello stesso ente e, infine, dal fatto che l’alienazione delle quote, anche parziale, consentirebbe il finanziamento di investimenti programmati oltre che il rispetto dei vincoli stringenti imposti dalle norme in materia di intervento degli enti locali sulle società di capitali e dal patto di stabilità interno. Il bando di gara per la cessione delle quote societarie è stato quindi pubblicato in data 12 luglio 2013. La partecipazione azionaria detenuta dalla Provincia di Piacenza in Società per Azioni Autostrade Centro Padane, è pari a 283.914 azioni (9,46% del capitale sociale ammontante a 30 milioni di euro) del valore nominale di 10 euro cadauna. Erano ammesse soltanto offerte in aumento e dirette o all’acquisto dell’intero numero di azioni poste in vendita o di una singola parte (per numero 284 pacchetti azionari, di cui 283 contenenti 1000 azioni e 1 contenente 914 azioni). Come previsto dallo Statuto societario – è riservato agli altri soci il diritto di prelazione per l’acquisto delle azioni (proporzionalmente alle azioni da ciascuno possedute e fatto salvo il principio che almeno il 51% del capitale sociale deve essere posseduto da enti pubblici o di diritto pubblico). Un passaggio quest’ultimo che dovrà essere completato prima dell’aggiudicazione definitiva.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà