Cocaina e anabolizzanti: nell’indagine più di 200
capi d’imputazione

28 Gennaio 2023 05:33

Apre uno spaccato anche sul mondo della notte l’indagine della squadra Mobile della questura di Piacenza su spaccio e traffico di sostanze dopanti, che vede indagate 41 persone – quasi tutti piacentini abituali frequentatori di locali – che sniffavano cocaina e si gonfiavano i muscoli usando anabolizzanti.
Basta dire che la maggior parte dei 208 capi d’imputazione contestati fanno riferimento a cessioni di dosi di coca e allo smercio di sostanze dopanti.
La figura centrale dell’indagine coordinata dalla Procura è un personal trainer al quale vengono contestati 54 capi d’imputazione, individualmente o in concorso con altri. Attualmente è sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, con divieto di uscire dalle 20.00 alle 7.00, perché coinvolto in un’altra indagine antidroga.
Contestati anche reati di truffa, furto e ricettazione.
Uno degli indagati, titolare di un’impresa artigianale, oltre a essere accusato di traffici di cocaina, è indagato per aver assunto un cittadino albanese col solo scopo di regolarizzarlo e successivamente licenziarlo per fargli avere un assegno di disoccupazione dall’Inps di circa 1.300 euro.
Otto persone sono state indagate per favoreggiamento. Tra queste, anche la vigilessa della polizia locale di Piacenza, accusata di aver e messo in guardia un conoscente sull’attenzione che si stava concentrando su di lui da parte degli investigatori.
Coinvolta nell’indagine anche un’infermiera, accusata di ricettazione di farmaci ospedalieri e, in concorso con un uomo, del furto di un orologio Rolex alla cliente di un centro estetico.

LEGGI L’ARTICOLO DI PAOLO MARINO SU LIBERTÀ

 

© Copyright 2024 Editoriale Libertà