Sponda (Lega-LV): “Presentato docufilm del regista veronese Vittorio Quattrina, ‘La vita nell’acqua’
21 Marzo 2024 15:33
Il consigliere segretario Alessandra Sponda (Lega- LV) ha presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, assieme all’autore e ai sindaci Giovanna Piubello di Colognola ai Colli e Roberto Zorzi di Sant’Ambrogio di Valpolicella, ‘La vita nell’acqua’, un docufilm ideato, scritto e diretto dal regista veronese Mauro Vittorio Quattrina. Una operazione culturale per far conoscere l’acqua della Lessinia, del Baldo e della Val d’Adige, come straordinaria fonte di vita che ha influenzato la storia dell’uomo sotto molteplici aspetti: economici, sociali, culturali, religiosi e spirituali.
Alessandra Sponda ha subito ricordato che “con la presentazione di questo docufilm vogliamo celebrare la Giornata mondiale dell’acqua, calendarizzata domani, 22 marzo, e istituita dall’ONU nel 1992”.
“Parliamo di un docufilm che racconta e fa conoscere a fondo la Lessinia e il Baldo Val d’Adige partendo direttamente dai loro corsi d’acqua – ha spiegato Sponda – Si tratta de ‘La vita nell’acqua’, scritto e girato dal regista veronese Mario Vittorio Quattrina. È un vero e proprio viaggio a 360 gradi tra la natura e le attività umane che hanno caratterizzato questi territori nel corso dei millenni: risorgive, mulini, fontane e vasche. Ora sono state racchiuse in un’opera originale e molto curata dal punto di vista scientifico, la quale può dare un ulteriore slancio a queste zone”.
“Nessun aspetto viene trascurato – ha aggiunto il consigliere segretario – ‘La vita nell’acqua’ descrive i borghi lungo i fiumi e i canali; descrive pure i mulini, necessari per produrre il pane alla base dell’alimentazione, e le segherie, alla base di tante attività umane, ma soprattutto la caratteristica ‘Via della lana’. Senza dimenticare la parte relativa alla geologia, perché le vallate in questione sono state forgiate dai corsi d’acqua e dal ritiro dei ghiacciai; si tratta di processi avvenuti in milioni di anni, ma tutt’ora visibili in molte rocce: pensiamo solo ai fossili di Bolca o alle cascate di Molina, per non parlare delle grotte e dei fenomeni carsici in atto. Il tutto attraverso un corredo molto fitto di curiosità e aneddoti che rendono il docufilm ulteriormente accattivante, come le leggende relative a ‘fade’ e ‘anguane’”.
“Non per caso – ha concluso Alessandra Sponda – l’intento del regista è di creare un prodotto di alto spessore culturale che sia, comunque, adatto a tutti. Va da sé che ‘La vita nell’acqua’ costituirà un veicolo importante di promozione turistica, da presentare nel corso del 2024 sia al Senato della Repubblica che alla Mostra del Cinema di Venezia”.
Il regista Mauro Vittorio Quattrina ha innanzitutto manifestato “il grande onore di poter presentare il mio lavoro in questa sede istituzionale molto prestigiosa”.
Quattrina ha spiegato che il suo docufilm è un “omaggio all’acqua, attraverso storie, miti e leggende, ma seguendo il filo tracciato dalla scienza. Ho scelto i territori della Lessinia, del Baldo e della Val d’Adige soprattutto per la loro natura carsica che presenta sempre un alone di mistero. Raccontare l’acqua di questi territori, sotto tutti i loro aspetti, vuol dire raccontare la storia millenaria dell’uomo che vi abita e vi ha abitato e lavorato, nel corso dei secoli, in strutture come le falegnamerie, le stalle, i marmifici e molto altro. Ho cercato di spiegare come l’acqua abbia inciso innanzitutto nell’economia locale. Il principale obiettivo del docufilm è comunque sensibilizzare il pubblico proprio sull’importanza dell’acqua come fonte di vita: dobbiamo tornare ad avere il massimo rispetto verso questo elemento, come lo hanno sempre avuto i popoli antichi”.
“Il docufilm contiene elementi di emotività, di spiritualità, di economia e di antropologia, ripercorre il rapporto millenario tra uomo e acqua, considerato da sempre elemento sacro, a partire dai Cimbri fino all’avvento della Cristianità – ha aggiunto Mauro Vittorio Quattrina – Nei tempi antichi l’acqua è stata legata a riti e superstizioni, pensiamo all’usanza di gettare una moneta nel pozzo per far avverare i desideri E la cristianità ha spesso legato l’avvento dei miracoli proprio alla vicinanza di una fonte d’acqua. Il docufilm approfondisce anche alcuni aspetti tecnici legati all’acqua, come il carsismo, e parla dell’influenza che l’acqua e l’ambiente in generale hanno sempre avuto nel plasmare il carattere degli uomini”.
“Temo che le prossime guerre verranno combattute proprio per il possesso dell’acqua – ha concluso il regista veronese – Dobbiamo capire lo sforzo che fa ‘sorella acqua’, come recita San Francesco nel Cantico delle Creature, partendo dai monti della Lessinia per arrivare nelle nostre case, e tributare quindi a questo elemento unico grandissimo rispetto”.
È intervenuto alla presentazione anche il prof. Alessandro Norsa, collaboratore e consulente nella lavorazione del docufilm.
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