CRV – Cesco Tomaselli: presentato in Consiglio il romanzo a fumetti scritto da Nicoletta Masetto
08 Aprile 2024 16:10
Francesco Tomaselli detto Cesco, nato a Venezia nel 1893 e morto a Milano nel 1963, è stato giornalista, scrittore e inviato speciale del Corriere della Sera per quasi quarant’anni. Un reporter illustre con forti radici venete, vissuto tra Venezia, dove aveva cominciato giovanissimo a collaborare con il Gazzettino, Milano e Borgoricco, dove è oggi sepolto. Con la sua penna e con la sua Leika ha saputo raccontare sulle pagine del quotidiano milanese alcune delle più importanti vicende del Novecento, dalla tragedia del dirigibile Italia di Umberto Nobili nella conquista del polo Nord alle trincee di Caporetto, dalla campagna d’Etiopia alla ‘corrida’ delle balene nell’Antartide, alle battaglie dell’Armir sul Don, fino all’ascesa al potere di Mao Zedong in Cina. A riportare alla memoria dei più giovani le imprese di Cesco Tomaselli è il romanzo a fumetti scritto dalla giornalista Nicoletta Masetto, edito in questi giorni da Becco Giallo, presentato in Consiglio regionale dal presidente del Consiglio Roberto Ciambetti e dalla presidente della commissione Cultura Francesca Scatto (Lega-Lv), con la partecipazione di Maria Chiara Franchin, vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Borgoricco, del professor Pierpaolo Zampieri preside dell’istituto comprensivo di Borgoricco e dei rappresentanti del consiglio comunale dei ragazzi di Borgoricco, Isabella Compagnin (sindaco ) e Annabelle Fiorin (vicesindaco).
Realizzato con il sostegno del Comune di Borgoricco e il patrocinio della Regione Veneto, il fumetto è disegnato da Matteo Mancini e Irene Carbone. Ferruccio Bortoli, presidente della Fondazione Corriere della Sera, firma la prefazione.
“Trovo molto bella e importante l’iniziativa del Comune guidato dall’onorevole Alberto Stefani – ha dichiarato il presidente Ciambetti – che fa rivivere la vita di questo grande giornalista al cui nome l’amministrazione comunale di Borgoricco ha intitolato un prestigioso premio giornalistico che vanta tra i vincitori le maggiori firme del giornalismo d’inchiesta italiano contemporaneo. Cesco Tomaselli fa parte di quella squadra di scrittori veneti che animarono le colonne del quotidiano milanese nel Novecento narrando, come pochi pari, il mondo ben oltre i confini europei, commessi viaggiatori della curiosità dotati di una capacità di scrittura unica, come il veronese Arnaldo Fraccaroli, i vicentini Filippo Sacchi e Guido Piovene, il trevigiano Giovanni Comisso, il bellunese Dino Buzzati, abile scrittore e scalatore ma anche appassionato grafico e disegnatore. Il libro a fumetti sembra riunire ancora una volta questi due intellettuali, orgoglio della nostra regione”.
Il libro a fumetti non è una biografia, ha spiegato l’autrice Masetto, ma un percorso attraverso sei grandi storie nei viaggi, nelle imprese e tra le testimonianze che Tomaselli ha saputo raccogliere con una grande capacità narrativa, in Paesi lontani ma anche in Italia, per esempio tra i minatori del Sulcis. Perché, “come hanno insegnato i grandi inviati, per conoscere davvero un luogo lo devi respirare, perché ogni luogo ha la sua musica. La tecnica della graphic novel aiuta a raccontare a tutti, a cominciare dai più giovani, i taccuini del grande reporter. Il libro inoltre – ha sottolineato Masetto – testimonia il legame profondo con Borgoricco, il paese dell’Alta Padovana dove ha conosciuto e sposato la contessa Anita Bressanin e che ha eletto a sua residenza di campagna”. A lui, oggi, è dedicato il premio giornalistico Cesco Tomaselli, promosso dal Centro Studi che porta il suo nome, una sala del centro culturale Aldo Rossi di Borgoricco, e un premio junior per gli studenti delle scuole medie, ha ricordato la vicesindaca di Borgoricco. Un encomio speciale, da parte della rappresentante dell’amministrazione comunale e dell’autrice è stato indirizzato a Vanna Agostini, infaticabile bibliotecaria di Borgoricco che si è presa cura dei 103 taccuini di Cesco Tomaselli. “Se non ci fossero state persone come Vanna, oggi non avremmo la conoscenza diretta di questo grande cronista e inviato – ha ricordato la presidente Scatto – Ancora una volta ‘fare cultura’ dimostra essere un ‘prendersi cura’, fare giornalismo significa cercare di avvicinarsi con il massimo di onestà alla verità dei fatti e la vera conoscenza produce memoria e momenti di crescita per l’umanità”.
Il giornalista Manfredo Manfroi, presidente onorario del circolo fotografico La Gondola e docente di storia e tecnica della fotografia all’Università della Terza età di Venezia, ha illustrato le capacità di reporter fotografico di Tomaselli e il rapporto tra fotografia e scrittura che proprio negli anni Trenta cominciava a prendere forma. “Con la sua Leika Tomaselli ha precorso i tempi scattando molte foto della caccia alle balene al Polo Sud, nel 1938, quando per scopi bellici si ricavavano migliaia di barili di olio dalle carcasse di quei mammiferi. Quei negativi sono stati fortunosamente recuperati a distanza di anni da un fotografo, Riccardo Gabbana di Mirano, e sono diventati oggetto di una duplice mostra a Mirano e a Borgoricco”. A riprova che il giornalismo è capacità di guardar con occhi curiosi la realtà e che immagini e prosa letteraria sono linguaggi complementari.
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