Sesta commissioni incontra minoranze linguistiche: auditi rappresentanti ladini, cimbri e friulani
08 Maggio 2024 15:50
La commissione Cultura del Consiglio veneto ha incontrato i rappresentanti delle minoranze linguistiche dei cimbri, dei friulani e dei ladini. Si tratta delle prime audizioni istituzionali sull’applicazione della legge regionale n. 30/2021 “Promozione delle minoranze linguistiche presenti nella Regione del Veneto”, che ha aggiornato e sostituito la legge 73 del 1994 in materia di promozione delle minoranze etniche e linguistiche del Veneto. In Veneto sono presenti tre minoranze linguistiche, distribuite su una settantina di comuni: il ladino, nel territorio bellunese; il cimbro, che fa parte del ceppo germanico ed è in uso tra le province di Belluno, Treviso, Vicenza e Verona; e il friulano, nella zona del Portogruarese.
A rappresentare identità, problematiche, organizzazione, richieste e prospettive delle tre minoranze linguistiche sono stati invitati a palazzo Ferro Fini la sezione ladina del Comelgo, l’Unione dei ladin de la Rocia, la sezione Cadore a Sera, la sezione Val Bois, la sezione Cadore de Medo, la sezione Aut Cordol, la sezione Conca Agordina, la sezione Zoldo, la Federazione dei ladins de Souramont, il Curatorium Cimbricum Veronense, l’Istituto di Cultura cimbra, l’associazione Cimbri del Cansiglio, il Fogolar furlan ‘Antonio Panciera’ del Veneto Orientale tra Livenza e Tagliamento, il gruppo il Timènt.
Per la tutela e la promozione dei cimbri, ladini e friulani la Regione del Veneto ha erogato lo scorso anno 135 mila euro di contributi, di cui 70 mila ripartiti tra gli organismi rappresentativi dei ladini, dei cimbri e dei friulani del Portogruarese, 15 mila euro alla Provincia di Belluno per il convegno internazionale di toponomastica alpina, 30 mila per lo studio sociolinguistico delle comunità linguistiche e della loro evoluzione e 20 mila per 11 progetti realizzati da comuni e associazioni a supporto delle identità culturali del territorio: iniziative a supporto dei dialetti, eventi teatrali, ristampe di raccolte, concorsi di poesia, corsi di lingua.
Al centro delle considerazioni espresse ai consiglieri regionali dalle Federazioni delle Unioni culturali dei ladini, dai Comitati delle associazioni cimbre e delle Associazioni culturali friulane del Portogruarese l’esigenza di conservare e tramandare la propria identità storica e culturale, il significato di essere e sentirsi minoranza, i rapporti con la pubblica amministrazione, le azioni di tutela e di valorizzazione del proprio patrimonio culturale in particolare nei confronti delle giovani generazioni, i rapporti tra minoranze linguistiche nel contesto regionale e nel più ampio panorama nazionale.
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