Futura, a Cannes un affresco dei giovani senza sogni

12 Luglio 2021 16:51

(ANSA) – CANNES, 12 LUG – Chissà, chissà domani / Su che cosa metteremo le mani… la Futura di Lucio Dalla che guarda a quello che accadrà con timore ma anche speranza lascia il passo oggi ad altri sentimenti più cupi. Il documentario Futura, portato alla Quinzaine a Cannes da Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, racconta l’Italia giovane di oggi, ragazzi di tutti i ceti e latitudini chiamati dai tre affermati cineasti a raccontare come vivono, cosa sperano, come si immaginano il futuro. “Aleggia l’idea di un mondo che sta per finire – ammette Rohrwacher – ci troviamo davanti al buio, loro portano la luce”. “Mi emoziona e mi fa piangere questo lavoro che abbiamo fatto – confessa Marcello – c’è una grande inquietudine, sembra un paradosso chiedere del futuro a questi ragazzi che ne sono stati derubati”. Cominciato prima della pandemia e poi proseguito durante e dopo, il documentario mostra giovani tra i 15 e i 20 anni in tutta la difficoltà dell’oggi: “Vivono in un tempo complicato, si muovono in un presente difficile da acchiappare e la pandemia li ha resi ancora più fragili rispetto all’immaginario di quello che potranno vivere, costruire, come se ci fosse piuttosto una prossima fine del mondo, un concetto non nuovo ma che oggi con la pandemia sembra trovare ragioni più scientifiche”, prosegue Munzi. Non tanto la paura quanto “l’angoscia sembra il sentimento prevalente pur senza generalizzare, facce di giovani che non sanno bene come andranno a finire, che non hanno slanci. Una gioventù più libera, meno condizionata delle generazioni precedenti come possono essere le nostre, più abituata – aggiunge Alice Rohrwacher, che prepara la sua prima serie tv ‘Ci sarà una volta’ – a comunicare se stessa con i social, a raccontarsi su Instagram, che a riflettere, esprimere opinioni”. I tre registi, tutti genitori di figli adolescenti, hanno fatto pool per un lavoro collettivo con un’idea ben precisa: “Fare un affresco dei giovani di oggi e consegnarlo agli archivi, alla storia, un come eravamo da ricordare quando sarà il momento”. Prodotto da Avventurosa e Rai Cinema, uscirà in sala e poi in tv. (ANSA).

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