Energia, paesaggio e sostenibilità: territori del futuro, le sfide da affrontare
22 Marzo 2024 12:00
Al Polo Territoriale di Piacenza si è svolto un convegno internazionale per discutere gli impatti spaziali della transizione
Energia, ambiente, paesaggio. Mai come in questi anni si percepisce l’urgenza di un cambio di paradigma, sia nell’approccio culturale che nelle politiche, rispetto alle forme e agli usi dei territori contemporanei. In questo senso, la Conferenza Internazionale “New Interactions in the Energy Landscape” (svolta il 24 e 25 gennaio scorsi presso il Polo Territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano) testimonia l’impegno dell’istituzione accademica verso una ricerca applicata che offra strumenti e metodi per supportare le scelte di amministrazioni e professionisti.
L’iniziativa, promossa dal Prof. Dario Zaninelli, Prorettore del Politecnico di Milano con delega per il Polo Territoriale di Piacenza, nasce dalla stretta e sinergica collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) e il Dipartimento di Energia (DENG), a dimostrazione che le questioni “in campo” hanno bisogno di approcci rinnovati, capaci di superare le tradizionali divisioni delle discipline e delle competenze. Una prospettiva che proprio un Politecnico (come quello di Milano, con i suoi Poli Territoriali) è in grado di perseguire con efficacia, integrando le specificità dei propri docenti e ricercatori.
La conferenza, organizzata da Sara Protasoni e Morris Brenna, rispettivamente professoressa di Architettura del Paesaggio (oltre che coordinatrice del corso di laurea magistrale in “Sustainable Architecture and Landscape Design” che ha sede proprio a Piacenza) e professore di Sistemi Elettrici per l’Energia, ha portato al centro del dibattito i processi di trasformazione del paesaggio legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, con un approccio multidisciplinare.
«L’obiettivo generale – spiegano i responsabili scientifici – è stato quello di promuovere nuove riflessioni sul rapporto tra transizione ecologica e paesaggio, analizzando le modificazioni del territorio attraverso strumenti di ricerca e progettazione integrati».
La conferenza si è svolta in diverse sessioni, con keynote speaker e discussant internazionali. Non sono mancati momenti di condivisione e dialogo, come l’open talk, a cui hanno preso parte professori ed esperti provenienti da diversi atenei italiani, e la tavola rotonda coordinata da Giulia Cazzaniga e Sara Barani in cui gruppi di giovani ricercatori e dottorandi sono stati coinvolti per discutere ed approfondire le tematiche emerse.
Intrecciando diverse prospettive si sono esplorate tre linee di ricerca e dibattito interdisciplinare: Energia e Ambiente, Energia e Innovazione, Energia e Comunità. Si tratta di chiavi interpretative che intercettano tematiche fortemente attuali, su cui la comunità scientifica, così come le amministrazioni, stanno concentrando i propri sforzi in termini di ricerca e di sperimentazione.
In questo contesto, il ruolo di Piacenza e del suo tessuto socio-economico (anche per i suoi caratteri, i suoi elementi di identità e i suoi fattori di criticità) può essere decisivo nei processi di transizione costituendo una forza trainante per un approccio rinnovato alle nuove tecnologie, dove la collaborazione tra diversi saperi politecnici può fare la differenza per stabilire standard di sostenibilità.
Un ponte tra il mondo delle energie rinnovabili e gli ambienti di vita
Ha un titolo emblematico ed evocativo il libro di Sven Stremke, uno dei relatori invitati dal Politecnico a portare il proprio contributo alla Conferenza internazionale: “The Power of Landscape. Novel Narratives to Engage with the Energy Transition”.
Olandese, architetto e professore di paesaggio alla Wageningen University & Research, Stremke ha un’intensa attività di ricerca e divulgazione sul tema dei cosiddetti “paesaggi energetici”, categoria concettuale di così stretta attualità, che unisce gli aspetti fisico-spaziali con quelli tecnico-infrastrutturali. Una dimensione che sta diventando prospettiva necessaria per il futuro, in una dialettica tra la qualità dei luoghi e la necessità di una produzione energetica diversa e sostenibile.
Il punto di partenza del libro, e del contributo che Stremke ha portato a Piacenza, è il significato che il paesaggio riveste in termini di qualità ed emozione per i suoi abitanti, e per i visitatori tutti. Si tratta di una testimonianza che costruisce, forse per la prima volta nel dibattito disciplinare, un ponte tra il mondo delle energie rinnovabili e gli ambienti di vita. Aprendo una prospettiva sorprendente su come il paesaggio possa svolgere un ruolo più centrale nella realizzazione della transizione energetica.
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