“Mi ha palpeggiata sul treno”: a Piacenza il processo per violenza sessuale

19 Aprile 2024 02:11

“Ho sentito la sua mano sulla natica scendere giù fino all’interno coscia: mi sono sentita violata e mortificata”.

Così una donna ricorda la presunta molestia subita mentre oltre quattro anni fa si trovava su un treno partito da Milano e diretto a Roma: un episodio avvenuto proprio mentre il treno passava per Piacenza.

IL PROCESSO PER VIOLENZA SESSUALE

E così proprio nella nostra città si è celebrato il processo per violenza sessuale nei confronti di un cittadino campano – al momento irreperibile e difeso dall’avvocato Paolo Ferroni – accusato di aver palpeggiato una viaggiatrice nei pressi del bagno di una carrozza.

Il fatto risale al 16 dicembre del 2019. La vittima della presunta violenza stava percorrendo il corridoio del treno quando, nei pressi della zona bagno tra una carrozza e l’altra, ha sentito alle sue spalle la mano di uno sconosciuto nelle parti intime.

“Ma come si permette? Maiale!” gli aveva urlato la donna mentre l’uomo, a sua volta, si era difeso dicendo: “Ma come si permette lei a non farmi passare?”.

La donna ha raccontato in aula – davanti al giudice Alessandro Rago e alla pm Ornella Chicca – il palpeggiamento con dovizia di dettagli, sottolineando l’inequivocabile presenza di una mano estranea tra le cosce.

Dopo l’episodio, l’uomo era tornato a sedersi al posto – pur non avendo biglietto – e la donna si era invece rivolta a un capotreno per denunciare la cosa.

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