A Piacenza firmato l’accordo Comune-Demanio per valorizzare i beni pubblici

24 Aprile 2024 17:49

Da oggi Piacenza ha un piano “Città degli immobili pubblici”. In una nuova visione del patrimonio immobiliare pubblico, l’Agenzia del Demanio insieme con le istituzioni e il territorio adotta soluzioni innovative e sostenibili per creare valore economico, sociale, ambientale e culturale. L’intesa punta al riuso e alla rifunzionalizzazione di beni parzialmente utilizzati o in disuso da anni per rispondere al meglio alle esigenze delle amministrazioni e dei cittadini.

Gli immobili

Il Torrione Borghetto, il Torrione Fodesta, il Palazzo delle Poste (ex Palazzo della Spezieria), l’ex caserma Jacopo dal Verme, il Palazzo Costa Ferrari, la caserma Artale, la ex chiesa delle Benedettine, la ex chiesa di San Lorenzo, l’ex ospedale militare, l’ex Pertite (ex Polveriera) e la caserma Lusignani Sant’Antonio sono i primi 11 immobili di proprietà statale che saranno valorizzati e rifunzionalizzati auspicabilmente anche in partenariato con i privati. Gli immobili sono parte del patrimonio culturale di Piacenza, la loro bellezza e storia viene riportata in vita per i cittadini con nuove funzionalità. Diverse le destinazioni ipotizzate: sedi universitarie, uffici innovativi e sostenibili per le amministrazioni pubbliche, residenze, housing universitario e sociale, aree verdi attrezzate, servizi culturali per il cittadino.

“L’immobile pubblico è lo strumento per innovare l’amministrazione pubblica, migliorare la qualità della vita delle nostre città, creare attrattività, sostenibilità e resilienza al cambiamento climatico”, ha sottolineato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme.

“La preziosa collaborazione intrapresa con l’Agenzia del Demanio, che ringrazio, per il percorso di valorizzazione di queste aree e beni immobiliari strategici per il futuro della città – rimarca la sindaca Katia Tarasconi – è determinante per una rigenerazione urbana che esprima la visione complessiva del territorio e delle sue esigenze prioritarie, promuovendo la sostenibilità degli investimenti e la restituzione alla collettività di spazi la cui nuova destinazione d’uso si accompagni a progettualità condivise e partecipate”.

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