Perché tutti gli atleti dovrebbero fare Pilates?

Il Pilates ha trasceso a lungo la sua reputazione di allenamento esclusivo per ballerini e celebrità. Oggi è un metodo di allenamento globale diffuso tra gli atleti di tutto il mondo, dai runner ai nuotatori, dai calciatori ai giocatori di basket.

Ma perché Pilates si adatta a tutti gli sport come allenamento complementare? Immergemoci in profondità nel modo in cui il Pilates integra l’allenamento atletico, facilita il recupero e si pone come formidabile alleato nella prevenzione degli infortuni. Innanzitutto, Joseph H. Pilates fin dalle origini del suo metodo pensava a una ginnastica che combinasse molte ispirazioni diverse: dalla corsa al pugilato, dallo Yoga al sollevamento pesi. Lui stesso era un atleta e proveniva da una famiglia dedita alla cultura fisica. Solo in un secondo momento, per motivi logistici (la vicinanza del suo primo studio americano alla sede del New York City Ballet), ha legato il suo nome e la sua esperienza al mondo della danza e dello spettacolo.

Ma recuperiamo, in dettaglio, le motivazioni per cui Pilates dovrebbe essere integrato nella routine di allenamento settimanale di ogni atleta. Queste motivazioni sono strettamente legate agli stessi principi su cui si fonda il metodo.

Rinforzo del core

Alla base del Pilates si trova il core control ovvero il controllo e il rinforzo del centro del corpo, considerato il “motore” di ogni movimento. Un core forte non significa ostentare addominali definiti. Si tratta di valutare il miglioramento dal punto di vista della funzionalità: il core è l’epicentro di equilibrio, stabilità e potenza per tutti, in particolare per gli atleti. È dal centro che provengono tutti i movimenti, dalla schiacciata del basket alla corsa verso il traguardo della staffetta, dalla verticale della ginnastica al palleggio del calcio. Rafforzando il core, il Pilates consente agli atleti di avere una buona postura, un miglior equilibrio e un’elevata potenza.

Flessibilità o mobilità articolare

La flessibilità, detta anche mobilità articolare, articolarità, articolabilità, estensibilità è la capacità di una o di un insieme di articolazioni, di muoversi liberamente per tutto il proprio range di mobilità. Dal punto di vista del fitness, la flessibilità o mobilità articolare rappresenta una qualità importante per un soggetto attivo; essa contribuisce infatti a mantenere il benessere fisico, una corretta postura, ad economizzare i gesti, migliorare le performances sportive, sviluppare la forza e prevenire gli infortuni muscolo-tendinei e articolari.
Contrariamente a quanto si pensa, i muscoli “grandi” e rigidi non sono sempre i migliori a garantire ottime prestazioni atletiche. La flessibilità e la mobilità svolgono un ruolo fondamentale nel massimizzare la gamma di movimento di un atleta, consentendo gesti più fluidi ed efficienti. Il Pilates, con i suoi tratti dinamici e l’allungamento assiale, contribuisce a costruire una muscolatura lunga e armonica, riducendo al contempo il rischio di stiramenti e distorsioni.

Corpo armonico ed equilibrio tra le parti

L’allenamento professionale così come il gesto atletico a volte possono portare a squilibri muscolari a causa di movimenti ripetitivi e all’uso eccessivo di particolari gruppi muscolari. Ad esempio, un ciclista potrebbe sviluppare quadricipiti forti ma muscoli posteriori della coscia più deboli. L’approccio olistico di Pilates assicura che nessun gruppo muscolare sia lasciato a se stesso. Concentrandosi sul corpo come sistema sinergico, Pilates nutre l’equilibrio muscolare, riducendo il rischio di lesioni e ottimizzando le prestazioni.

Controllo del respiro e ossigenazione

La respirazione non è solo un gesto atto a garantire la sopravvivenza ma è uno strumento atletico. Il Pilates enfatizza la respirazione diaframmatica, insegnando agli atleti a sfruttare il pieno potenziale dei loro polmoni. Questa forma di respirazione profonda e controllata migliora l’apporto di ossigeno ai muscoli, incrementando la resistenza e favorendo la rimozione dell’acido lattico, un vantaggio durante un allenamento intenso o una competizione.

Consapevolezza e concentrazione: la componente mentale

Il regno dello sport non è solo fisico; è profondamente mentale. Gli atleti hanno bisogno di una messa a fuoco nitidissima, sia che si tratti di fendere il colpo perfetto, di elaborare una strategia a metà partita o di superare l’ultimo giro del circuito. Il Pilates, con la sua enfasi sulla consapevolezza e la concentrazione, affina queste abilità cognitive, fornendo agli atleti la forza mentale di eccellere sotto pressione. Ricordiamo che Pilates nasce come Contrology, ovvero il controllo di mente, corpo e spirito.

Propriocezione del corpo

La propriocezione è la capacità del corpo di percepire la sua posizione nello spazio, ed è vitale per gli atleti. Dalla routine a corpo libero di una ginnasta al controllo della palla di un calciatore, la propriocezione è tutto. Propriocezione significa anche comprendere come si muove il corpo in ogni sua parte. Il Pilates affina questa capacità, promuovendo una maggiore consapevolezza del corpo nel suo intero e nei segmenti che lo compongono, nonché le altre capacità motorie fini, cruciali per la precisione del gesto atletico.

Recupero e riabilitazione funzionale

Per gli atleti, il recupero non è assenza di movimento ma un processo attivo. Il Pilates funge da efficace strumento di recupero, migliorando la circolazione, alleviando il dolore muscolare e ripristinando l’allineamento. Inoltre, per coloro che hanno lesioni, il Pilates, sotto una corretta guida, può aiutare nella riabilitazione, fornendo un ambiente controllato per ritrovare forza e mobilità senza uno sforzo eccessivo.

Fitness funzionale: allenamento per la vita

Il Pilates non allena i singoli muscoli ma il movimento. Si tratta di un fitness funzionale e assicura che il corpo sia pronto per le attività nel mondo reale, non solo per l’esercizio in sé. Per gli atleti, questo si traduce in un miglioramento delle prestazioni nel loro sport preferito, poiché il corpo impara a muoversi in modo più coeso ed efficiente.

Qualità non quantità

Gli atleti sono spesso sul limine tra allenamento e sovrallenamento. Il Pilates offre una tregua, permettendo agli atleti di allenarsi in modo intelligente, non solo duramente. Sottolineando la qualità del movimento rispetto alla pura ripetizione, gli atleti possono ottenere massimi benefici senza un’usura inutile e dannosa.

Prevenzione

Forse il beneficio più grande del Pilates per gli atleti è la prevenzione degli infortuni. Promuovendo uno sviluppo muscolare equilibrato, migliorando la flessibilità e rafforzando la forza del centro, il Pilates costruisce un corpo resiliente, meno suscettibile a lesioni atletiche comuni, legate alla postura e alla perpetrazione del gesto atletico.

“La forza sta nella flessibilità”: con questa massima si può sintetizzare il contributo del Pilates alla formazione dell’atleta. Il suo approccio olistico nutre il corpo e la mente, rendendolo una risorsa inestimabile nell’arsenale di uno sportivo. Il Pilates ha visto innumerevoli atleti trasformarsi, migliorare la loro tecnica, recuperare e prosperare nei loro sforzi sportivi. Quindi, che tu sia un professionista esperto o un appassionato del fine settimana, Pilates mantiene la promessa di elevare, potenziare e proteggere. Provalo ora.

 

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