Piacenza Parcheggi: “La fideiussione è falsa, anche noi parte lesa”

06 Maggio 2024 19:03

Nei giorni scorsi il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha presentato un esposto in procura per denunciare la presunta falsità della fideiussione che la società Piacenza Parcheggi spa, gestore del servizio di sosta a pagamento in città (appalto in cui è ricompreso anche la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella), ha esibito al Comune a garanzia del pagamento del canone 2023 che ammonta a 1,2 milioni di euro.
Oggi, lunedì 6 maggio, in consiglio comunale la sindaca Katia Tarasconi ha letto una lettera da poco ricevuta in cui il manager di Piacenza Parcheggi, Filippo Lodetti Alliata, spiega di aver appena appreso che la polizza emessa dalla compagnia portoghese Abarca è falsa.

 

Ecco il testo della lettera:

“Come abbiamo avuto modo di chiarire nel nostro comunicato stampa inviato alle testate giornalistiche locali in data 04 maggio u.s., la scrivente società ha provveduto nell’immediato ad attivare tutte le verifiche possibili al fine di ottenere riscontro riguardo la veridicità della polizza fideiussoria di cui in oggetto, come da copia delle pec e delle comunicazioni mail allegate alla presente. Ebbene, come da comunicazione mail appena giunta da parte della compagnia (…), la fideiussione da parte nostra rilasciatavi in data 29.12.2022, risulta non essere stata emessa dalla compagnia di assicurazione Abarca Seguros, e pertanto è da intendersi come falsa.

Ci preme ribadire che siamo inconsapevoli vittime di un raggiro grave e meschino, costituente il delitto di truffa, e che non sussiste nessuna responsabilità di sorta nella vicenda addebitabile alla scrivente società, la quale ha richiesto l’emissione della suddetta polizza a broker professionali iscritti nei relativi albi e che l’ha consegnata a questa Spett.le Amministrazione in totale ed assoluta buonafede, dopo averne subito integralmente tutti i costi.

La società provvederà immediatamente alla tutela della propria posizione, anche dal punto di vista reputazionale, in tutte le sedi giudiziarie più opportune, nessuna esclusa.

Alla luce di quanto sopra, siamo comunque a confermarVi il pagamento immediato del canone di concessione per l’esercizio 2023 – originalmente previsto per il prossimo 30 giugno – e a tal fine Vi comunichiamo che abbiamo disposto i necessari movimenti finanziari a coperture del pagamento del modello PAGO PA da parte Vostra emesso, che avverrà, alla luce dei tempi tecnici di valuta bancaria intercorrenti, entro mercoledì 08.05 p.v.. Tanto Vi dovevamo per nostra maggiore precisione, ribadendoVi altresì che è nostra immediata cura procedere alla sostituzione della garanzia di cui sopra – scopertasi come falsa – con polizza idonea e valida, come previsto dal vigente atto di convenzione, nel più breve tempo possibile”.

L’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE FRATELLI D’ITALIA

Perché la polizza fideiussoria rivelatasi falsa non è stata inviata ad Anac come quella relativa all’annualità precedente?

Questa la domanda contenuta in un’interrogazione presentata dal gruppo consigliare di Fratelli d’Italia che, dopo aver scoperto la falsità della polizza fideiussoria relativa alla “pratica Piazza Cittadella”, pare voglia vederci ancor più chiaro.

“Il Comune di Piacenza – spiegano i Consiglieri Soresi, Zanardi e Domeneghetti – a cadenza periodica, deve rendicontare l’attività svolta in merito alla pratica Piazza Cittadella inviando ad Anac la relativa documentazione. A seguito di un accesso agli atti, abbiamo però notato che tra i documenti trasmessi ad Anac non è presente la polizza fideiussoria rivelatasi falsa, riportante la data del 31.12.2022”.

“Eppure – proseguono gli esponenti di FdI – ad Anac era stata trasmessa la polizza fideiussoria a garanzia dell’annualità precedente (2022), così come pure la comunicazione dell’avvocatura comunale riferita ad essa”.

Soresi, Zanardi e Domeneghetti chiedono quindi all’amministrazione di conoscere il motivo per il quale il Comune non abbia provveduto ad inviare ad Anac anche la polizza fideiussoria afferente l’annualità 2023 e che nella giornata di ieri, 6 maggio 2024, si è scoperto essere ufficialmente falsa.

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