Elezioni a Farini: in corsa l’ex sindaco e due under 40, le interviste
20 Maggio 2024 12:00
Tre liste sono in corsa a Farini per l’amministrazione del paese. Un fatto significativo, di un’ampia partecipazione, se si considera che Farini, all’ultima rilevazione del 30 aprile 2024, conta 1.028 abitanti (dato dell’ufficio anagrafe comunale).
Gli elettori sono però 1.591. Ai residenti nel territorio si aggiungono infatti anche quelli all’estero: 946 sono gli aventi diritti al voto che abitano a Farini, mentre sono 645 quelli residenti all’estero.
I farinesi sono quindi chiamati a scegliere tra i tre gruppi candidati: in ordine alfabetico Cristina Cordani (37 anni) che guida “Farini per tutti”, Antonio Mazzocchi (67 anni), capolista di “Uniti per Farini”, e Marco Paganelli (27 anni) di “Farini ‘24”. Tutte sono liste civiche.
LE DOMANDE AI CANDIDATI
1 La montagna può contare ancora su piccoli imprenditori lungimiranti e agricoltori “resistenti”. Ma sono sempre meno. Come sostenerli?
2 La popolazione è prevalentemente anziana. Quanti sono circa gli over 75? Avete progetti per loro? C’è una residenza per anziani, ma non basta.
3 Le frazioni sono tante, molte con vocazione turistica, ma fanno i conti con frane, dissesti, anche difficoltà di telefonia. Come renderle più attrattive?
4 Amministrare e vivere in un paese dell’Appennino non è semplice, lo raccontiamo sul giornale ogni giorno. C’è una criticità a cui vorrebbe mettere mano subito?
5 Perché una persona dovrebbe vivere nel suo comune? Qual è il suo luogo preferito, del cuore? Ci dica un aneddoto, anche personale, a riguardo
CRISTINA CORDANI
1 « L’imprenditoria presente sul territorio va sostenuta tramite sgravi fiscali e incentivi per gli investimenti. Gli agricoltori vanno resi custodi del territorio anche tramite progetti “adotta la strada” dove si occupano di mantenere in ordine tratti di strade integrando in questo modo il loro reddito».
2 «Gli over 75 sono circa 300, decisamente tanti e molti di questi sono soli. Va garantito il trasporto pubblico, il servizio di assistenza domiciliare e agevolazioni per quelli in difficoltà. Deve essere portato a termine il progetto che riguarda la sistemazione del piano superiore della casa protetta, che prevede la creazione di alloggi per autosufficienti, ma che non possono stare soli».
3 «Per le frazioni va fatta una manutenzione per quanto riguarda viabilità e decoro. Abbiamo pensato a progetti turistici, come ad esempio realizzare piste “fun bob”, centri di aggregazione e riqualificazione pascoli. Avendo la fortuna di avere la fibra, una volta attivata abbiamo pensato per studenti e lavoratori in smart working a sale studio attrezzate con internet, computer ecc. nelle principali parrocchie».
4 « Le principali criticità sono frane, dissesti idrogeologici, manutenzione stradale e canali. Ma anche la troppa burocrazia. Per prima cosa quest’ultima andrebbe alleggerita per poter portare a termine progetti e lavori. Vorrei ripristinare la viabilità in quelle frazioni dove ancora oggi ci sono problemi a seguito delle piogge dell’autunno scorso. Un’altra cosa per la quale mi attiverei è la defiscalizzazione per le attività economiche».
5 « Ritengo che Farini sia il comune più bello del nostro Appennino: ci sono bellissimi posti da visitare, tradizioni da scoprire, gente ospitale. Il mio posto preferito è Boccolo Noce, dove sono cresciuta e dove i miei nonni hanno gestito un albergo per oltre 50 anni. Conservo ricordi indelebili di persone che purtroppo non ci sono più e che hanno fatto tanto per il nostro territorio. Vorrei poter rivivere quegli anni, rivedere le frazioni abitate dove le persone erano sempre pronte ad aiutarsi per poi ritrovarsi attorno al tavolo di un’osteria nei giorni di festa».
ANTONIO MAZZOCCHI
1 «Già negli ultimi anni abbiamo sostenuto le attività con sgravi fiscali e incentivi e cercheremo di confermare questi aiuti. Sono state coinvolte le imprese agricole sia per la pulizia delle strade dalla neve sia per la manutenzione del territorio. È fondamentale proseguire la valorizzazione dei nostri prodotti con manifestazioni fiere e rassegne».
2 «Gli over 75 nel nostro comune sono circa 300 su 1.028 abitanti. Continuerà l’assistenza domiciliare che abbiamo potenziato mettendo anche a disposizione un automezzo del Comune. Sono state potenziate le corse a chiamata del trasporto locale sia con nuove fermate sia andando direttamente nelle frazioni a prendere gli utenti. È stato ripristinato il servizio prelievi con operatori Asl e partirà l’infermiere di comunità che visiterà a casa le persone anziane. È stato inoltre prolungato il progetto che prevede un visitatore domiciliare per le persone in condizione di fragilità. È in fase di realizzazione un mini appartamento al secondo piano della casa protetta ed è stato presentato un progetto che prevede il completamento del piano superiore della struttura con altri mini alloggi che è già stato dichiarato ammissibile».
3 «Dopo la pandemia c’è stata una riscoperta dei nostri luoghi con diverse richieste di acquisto e di affitto di abitazioni e anche con aperture di nuove attività. Il dissesto idrogeologico e la viabilità sono criticità importanti. Abbiamo fatto interventi e segnalato agli enti competenti le aree più critiche. Si è cercato di aumentare la copertura telefonica con l’installazione di nuove antenne con l’obiettivo di coprire a breve tutto il territorio. Sono in fase di ultimazione i lavori per la posa della fibra che permetterà connessioni più veloci garantendo a chi vuole di lavorare a distanza».
4 « La criticità più importante è quella legata alla viabilità sia comunale che provinciale e statale».
5 « Nel nostro comune credo venga offerta una buona qualità di vita per la bellezza del territorio e per la sicurezza (grazie anche al presidio dei carabinieri). Abbiamo locali che offrono grande ospitalità e ottimo cibo. Amo stare nella frazione dove sono nato, Rodi, dove mi dedico ad attività agricole che amo. Nonostante questa mia passione non sono ancora così bravo con i mezzi agricoli e dopo aver fatto diversi danni chi viene a trovarmi sta ben attento a parcheggiare lontano».
MARCO PAGANELLI
1 «Il sostegno degli agricoltori passa attraverso la consapevolezza delle qualità del proprio prodotto e delle potenzialità del lavoro insieme. Serve metterli in comunicazione per lavorare a un obiettivo comune. I soli contributi non sono sostenibili».
2 «Farini ha una popolazione over 75 pari a circa il 30%, tre volte superiore alla media italiana. Abbiamo per loro idee relativamente a dispositivi che in caso di necessità permettono di contattare una serie di numeri in sequenza con un pulsante Sos, oltre che di attivazione di un taxi sociale».
3 « Negli ultimi tempi la tendenza è di cercare luoghi sperduti in cui non vi sia segnale telefonico, ma non è il nostro caso. La linea ci interessa proprio per dare spazio al mondo del lavoro. Con candidati che lavorano nel settore, lo sviluppo turistico è una delle nostre priorità. Abbiamo pensato di coinvolgere le attività sul territorio per sviluppare un sito web che possa connettere tutti i servizi disponibili e le possibili attrazioni così che risulti più agevole la consultazione da parte di un turista. Si vorrebbe inoltre dare una caratterizzazione ancora più culturale, riscoprendo per esempio il pittore Stefano Bruzzi».
4 «Viene da dire sicuramente la distanza dai centri e il conseguente accesso ai servizi. Ma non è forse ora di cambiare prospettiva? Perché non pensare di agevolare lo sviluppo di un centro? Io credo che sia possibile, ma richiede tempo, in primis un cambio di mentalità. Bisogna crederci e sviluppare un’idea imprenditoriale. Si deve rivalutare la nostra situazione attuale riscoprendo quanto lavorare “a casa” sia in realtà più gratificante, senza considerare i pericoli della strada che si andrebbero a ridurre sensibilmente. Ci impegneremo in questa direzione concorrendo all’organizzazione di seminari formativi, ma anche in azioni dirette come l’incremento della copertura di rete».
5 «Se desidera riscoprire il rapporto umano, il senso di appartenenza a una comunità o aprire la finestra su splendidi panorami, non ha altre soluzioni. Tanti i luoghi del cuore, ma più di tutti la fontana del Faggio, della quale mio nonno mi ha sempre parlato, dove ogni volta che passo mi disseto e dove con i ragazzi di Mareto qualche anno fa avevamo organizzato una merenda, distesi sui pascoli a contemplare la valle e respirando aria di assoluta libertà».
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