Il bello e il buono delle api, insetti da proteggere

Fondamentali per il mantenimento della biodiversità vegetale e animale, le api il 20 maggio festeggiano la loro giornata mondiale. Il settantacinque per cento delle piante coltivate e quasi la totalità di quelle da fiore selvatiche dipende dagli impollinatori che, quasi sempre, sono rappresentati dalle api. Purtroppo, il tasso di mortalità di questi insetti, a causa dell’uso di pesticidi e dell’inquinamento, ha raggiunto il trenta per cento. Pertanto, è fondamentale preservarle e favorire modi responsabili e sostenibili di approvvigionamento del miele.

Per aumentare la consapevolezza sull’importanza degli impollinatori, essenziali per conservare la biodiversità, sulle minacce che devono affrontare e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile, l’Onu ha scelto il 20 maggio come Giornata mondiale delle api. La scelta della data non è casuale. Mentre nell’emisfero boreale maggio è il mese centrale per l’impollinazione, nell’emisfero australe corrisponde alla produzione del miele e poi della lavorazione dei suoi derivati.

Quest’anno il tema è “Bee engaged with youth”, a sottolineare l’importanza di coinvolgere i giovani negli sforzi di conservazione dell’apicoltura e degli impollinatori, riconoscendoli come futuri custodi del nostro ambiente. Le api sono minacciate soprattutto dai prodotti chimici utilizzati in agricoltura, come pesticidi e insetticidi. In particolare, la minaccia principale è rappresentata dai neonicotinoidi che riducono olfatto, memoria e senso dell’orientamento delle api. Altri pericoli sono l’indebolimento del loro sistema immunitario, i cambiamenti climatici, la perdita di habitat e l’aumento delle monocolture che determinano mancanza di risorse mellifere.

di Francesca Pelucchi

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