Dal tirocinio al lavoro stabile: le testimonianze di ragazzi fragili che ce l’hanno fatta

23 Maggio 2024 19:37

Ogni giorno chi va al garden di Obi può trovare Andrea. Andrea che sistema merci e aiuta i clienti. Andrea che dimostra come la fragilità non sempre è un bastone tra le ruote, ma un valore aggiunto. Andrea che da aprile ha un contratto a tempo indeterminato in tasca e “solo per suo merito”, ci tiene a ribadire Marco Naso in rappresentanza di Obi.

L’esperienza di Andrea è una di quelle finite sotto i riflettori nella sala riunioni dell’Emporio solidale dove si è svolto l’incontro “Ci stiamo lavorando” a cura del Comune di Piacenza: l’iniziativa ha avuto l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra le realtà lavorative del territorio e il settore promozione della collettività del Comune per la realizzazione di tirocini formativi di inclusione sociale a favore di persone fragili o con disabilità.

Le testimonianze

Radunati a cerchio ci sono i rappresentanti di diverse aziende, piccole e grandi: le accomuna però un’attenzione verso l’inclusione che è reale, concreta, viva. E può dimostrarsi nelle esperienze singole.

“La nostra è stata molto positiva – conferma appunto Naso di Obi – e si è concretizzata in un percorso di accrescimento per il lavoratore e per l’azienda”. Anche per Jessica, assunta a tempo indeterminato come assistente dell’infanzia da Inacqua lo scorso aprile dopo il tirocinio, “questa esperienza è stata molto formativa e mi ha garantito una stabilità: mi sento fortunata”.

Alessandro Manbretti racconta invece l’esperienza di Leroy Merlin: “Abbiamo avuto due ragazzi che hanno fatto un tirocinio di sei mesi – spiega – sono state esperienze positive”. “Il nostro obiettivo è quello di facilitare il mondo del lavoro – spiega l’assessora Nicoletta Corvi – il tirocinio di inclusione è un momento di crescita e consapevolezza per le persone seguite dai servizi sociali”.

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